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lunedì 13 Novembre, 2023

Ex Sit, pareti vegetali e parco da 5 mila metri quadrati. Ecco come sarà la nuova area verde

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Oramai pronto il progetto definitivo, in corso le operazioni di bonifica bellica. E dalla prossima settimana ritorna la doppia corsia in Lung’Adige Monte Grappa

Procede la progettazione dell’Hub intermodale all’ex Sit. Oggi,  lunedì 13 novembre, durante la conferenza stampa post Giunta, sono stati presentati alcuni dettagli del progetto definitivo dell’opera, che avrà pareti vegetali e, sulla copertura, un parco da cinquemila metri quadrati con varie specie arboree in modo da valorizzare la biodiversità. Venerdì scorso il progetto è stato esaminato nella Commissione comprensoriale per la tutela paesaggistico ambientale, domani è prevista invece la presentazione alla conferenza dei servizi con la Provincia autonoma. In questa versione del progetto il legno presente in alcune parti – in particolare sulla torre che ricorda l’ex gasometro – è stato sostituito dall’acciaio, materiale più resistente nel tempo. Ma non si tratta di una scelta definitiva che dovrà comunque essere approfondita e allineata alle caratteristiche dell’altra opera prevista nell’area, ovvero la stazione di partenza della funivia del Monte Bondone.

«L’Hub di interscambio è un’opera che dà un contributo importante al miglioramento del sistema del trasporto pubblico», ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli. “È esattamente quello che ci chiedono i cittadini, quando ci dicono che se togliamo i parcheggi dobbiamo pensare a migliorare la mobilità collettiva”. Il sindaco ha poi ricordato tutte le iniziative messe in campo dall’Amministrazione per compensare la chiusura del parcheggio all’ex Sit, dal potenziamento della navetta parcheggi alla gratuità delle prime due ore al parcheggio Duomo e Monte Baldo, dallo spostamento del lunapark da Sanseverino al prossimo ampliamento (100 posti in più) del parcheggio all’ex Italcementi, per il quale si sta valutando un cambiamento delle modalità di gestione in modo da privilegiare la sosta dei pendolari.

Come illustrato dal dirigente del servizio Mobilità Giuliano Franzoi, l’inizio dei lavori all’ex Sit non era rinviabile: «Abbiamo iniziato adesso per rispettare i tempi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Le tappe forzate sono previste nel cronoprogramma allegato al piano di fattibilità tecnico economica che ci obbliga a finire il collaudo entro marzo 2026, dopodiché l’Hub intermodale dovrà entrare in funzione». Franzoi ha inoltre ricordato che l’Hub fa parte di un sistema che comprende la funivia Monte Bondone, la passerella sul fiume, la stazione dei treni riqualificata: l’insieme comporterà un grande miglioramento del trasporto pubblico.

Per quanto riguarda il fronte dei lavori, all’ex Sit, attualmente è in corso la “scarifica” del terreno fino a un metro di profondità legata alla bonifica bellica. Resta ancora per questa settimana la deviazione del traffico in Lung’Adige Monte Grappa, dalla prossima ritorna la doppia corsia da nord a sud. La fermata del Flixbus rimarrà invece sul lato verso il fiume.

Il cronoprogramma dell’opera prevede entro fine anno la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo da parte dell’Associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni srl di Lavis (capogruppo) e da Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana, che si è aggiudicata nella primavera scorsa la gara europea per l’appalto integrato con il 13 per cento di ribasso.

Com’è noto, il progetto del nuovo «Hub di interscambio della mobilità all’ex Sit» è stato finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro. Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto pubblico ad uso pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra. La copertura dell’edificio, aperta ed accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati  che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.

Questo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi della transizione ecologica costituisce il primo lotto del potenziamento dell’attuale centro intermodale della città di Trento imperniato intorno alle attuali stazioni dei treni, delle autocorriere ed alla futura partenza della funivia per Sardagna ed il Monte Bondone.  Al tempo stesso, il progetto è il primo tassello di un più ambizioso progetto di rigenerazione di nuovi spazi urbani attraverso il recupero ambientale e l’avvicinamento della città al suo fiume.

L’area dell’ex gasometro Sit in Lungadige Monte Grappa è stata sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968. Cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l’area è stata rilevata dall’Amministrazione Comunale di Trento che,  tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate.

Il progetto finanziato dal Pnrr prevede anche tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno propedeutiche alla modifica dall’attuale destinazione d’uso e alla realizzazione dell’opera.