cronaca
giovedì 14 Dicembre, 2023
di Redazione
Il 30 novembre scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Trento (NOE) congiuntamente con l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente di Trento APPA, hanno dato esecuzione al sequestro probatorio, disposto dalla Procura di Trento, del S.I.N. di Trento Nord, ricompreso tra le aree ex Carbochimica ed ex SLOI.
Le attività avviate della Procura di Trento, con delega di indagine a NOE e APPA, nonché, per la complessità e la diversità delle tematiche connesse ha ritenuto avvalersi di un “gruppo di lavoro” composto dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica, da differenti strutture e competenze della PAT, del Comune e del Commissariato del Governo di Trento, ciò al fine di fornire gli elementi tecnico -operativi necessari a contenere il “danno ambientale”, nonché valutare l’eventuale ulteriore diffusione degli inquinanti nell’aree circostanti.
Il provvedimento cautelare adottato dalla Procura di Trento, da una parte s’è reso necessario ai fini probatori e per l’individuazione delle responsabilità penali, ma -di fatto- basilare per far fronte all’inerzia delle società proprietarie delle aree ex Carbochimica ed ex SLOI che non hanno mai svolto gli accertamenti disposti dal Ministero dell’ambiente con Ordinanza a firma dell’allora Ministro Sergio Costa.
Nel corso della riunione di coordinamento, svoltasi ieri, 13 dicembre, in Procura, è stato predisposto un documento programmatico nel quale sono state stabilite le modalità e i tempi con i quali verrà effettuato lo studio della falda immediatamente a valle dell’area ex SLOI, individuare la diffusione delle morchie catramose dall’ex Carbochimica verso le rogge demaniali, mentre già dalla settimana prossima RFI, alla presenza di APPA e NOE, svolgerà i sondaggi anche nell’area più settentrionale dell’ex SLOI e a seguire le analisi di campionamento per verificare eventuali emissioni aeriformi di contaminati.
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