Il caso

mercoledì 19 Giugno, 2024

Export rifiuti, i resti cimiteriali fanno slittare la gara

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Aggiudicata la gara da 16mila tonnellate. Stock di emergenza in esaurimento

Una vera e propria corsa contro il tempo. Con le discariche trentine tutte esaurite, la Provincia stava attendendo con una certa trepidazione la chiusura della gara per l’esportazione dei rifiuti indifferenziati. A fine giugno, infatti, sarebbero arrivate al capolinea anche le piattaforme di stoccaggio d’emergenza a Ischia Podetti di Trento. Pericolo scongiurato. Ieri è stato aggiudicato l’appalto da 16mila tonnellate complessive, suddivise equamente in quattro lotti. A partire da lunedì prossimo arriveranno i camion che porteranno i rifiuti nei termovalorizzatori (o inceneritori) fuori provincia. Intanto si pensa al nuovo bando, ma c’è già un intoppo: i rifiuti da estumulazione cimiteriale (cioè provenienti dalla raccolta delle salme deposte nei loculi o nelle tombe di famiglia) hanno fatto slittare di dieci giorni la scadenza per la presentazione delle offerte, prevista inizialmente nella giornata di ieri.
La situazione in Trentino
Ma procediamo con ordine. In Trentino la produzione annuale di rifiuto indifferenziato ammonta a circa 50mila tonnellate, a cui vanno aggiunte circa 8mila tonnellate di rifiuti ingombranti (dai divani ai mobili). Non solo. Bisogna aggiungere anche circa 22.000 tonnellate di scarti da raccolta differenziata, cioè quei rifiuti che non sono differenziati bene. Dunque, il Trentino deve smaltire in qualche modo circa 80mila tonnellate di indifferenziato.
Le discariche sono tutte piene. A fine 2024 è prevista l’apertura di un nuovo catino alla discarica di Ischia Podetti, che però avrà una capacità massima di 250mila tonnellate, «tale per cui — spiega la Provincia nell’autorizzazione del nuovo bando di gara — i conferimenti di rifiuti dovranno essere effettuati con parsimonia, privilegiando sistemi di smaltimento alternativi».
In attesa della conclusione dei lavori del nuovo catino, sono state quindi realizzate le piattaforme di emergenza. Tuttavia «la capacità degli stoccaggi provvisori di rifiuti approntati presso la discarica di Ischia Podetti a Trento e presso la discarica di Lavini a Rovereto sono insufficienti a fronteggiare il fabbisogno del Trentino».
Il bando da 16mila tonnellate
A inizio anno era stato pubblicato il bando per il recupero fuori provincia di 16mila tonnellate complessive. La gara, però, ha avuto qualche intoppo tecnico. E così le piattaforme d’emergenza hanno cominciato a riempirsi. Solo ieri, appunto, è stata aggiudicata la gara. Un’aggiudicazione particolarmente attesa: a fine giugno le piattaforme sarebbero arrivate al capolinea, in poche parole non ci sarebbe stato più un «magazzino» disponibile in tutta la provincia. Si rischiava la vera emergenza.
Il nuovo bando: quantità e costi
Nel frattempo è stata bandita un’altra gara per l’esportazione di 15.600 tonnellate massime di rifiuto indifferenziato, suddivise in tre lotti da 5.200 tonnellate ciascuno. In particolare il bando prevede l’esportazione di 6mila tonnellate dal 1° agosto al 31 dicembre di quest’anno e di 9.600 tonnellate dal 1° gennaio 2025 al 31 luglio 2025. «La gara — si spiega nella determinazione della Provincia — è stata suddivisa in tre lotti per permettere la partecipazione di più imprese, le quali, soprattutto verso la fine dell’anno, potrebbero avere spazi residui disponibili per il trattamento di rifiuti limitati rispetto alle quantità massime previste dalle relative autorizzazioni degli impianti stessi».
Il prezzo posto a base di gara è di 210 euro a tonnellata. L’importo complessivo si attesta a 7,2 milioni, compresa la proroga di un anno.
Il caso dei rifiuti cimiteriali
È sorto, però, un problema in merito all’inserimento della tipologia di rifiuti urbani «non
specificati» tra le 15.600 tonnellate, composti da estumulazioni cimiteriali. Questi rifiuti consistono «prevalentemente in materiali quali legno, tessuti, metalli». E «vengono consegnati confezionati in big-bags (da 1000 l) etichettati, all’interno di container, presso la discarica di Ischia Podetti», si precisa. Si prevede in particolare una quantità massima di 100 tonnellate di rifiuti cimiteriali per lotto.
Dov’è il problema? Uno dei soggetti interessati al bando ha rilevato, in uno dei quesiti presentati, che l’inserimento di questi rifiuti «rappresenta una limitazione alla concorrenza anche per il fatto che detto codice non è molto spesso presente nelle autorizzazioni dei trasportatori e, in caso di notifiche estere non risulta essere un codice accettabile, ed anche per quanto riguarda gli impianti di destino trattasi di un codice e di un rifiuto molto spesso non presente nelle autorizzazioni». Secondo l’Apac, però, non si tratta di una limitazione alla concorrenza. Ma questi rifiuti sono conferiti in deposito temporaneo in cassoni di proprietà di ditte che effettuano il trasporto e l’estumulazione, quindi «come potrebbe essere effettuato il trasporto successivo con un nuovo vettore visto che un nuovo trasportatore non movimenta container non propri per questioni di sicurezza?», recita un altro quesito. Alla fine, alla luce della «complessità rilevata nella gestione» di questi rifiuti, l’Agenzia provinciale per gli appalti ha deciso di prorogare al 28 giugno il termine per le offerte.