L'appello

lunedì 29 Gennaio, 2024

Fa’ la cosa giusta, l’appello degli organizzatori: «Aiutateci a salvare la fiera»

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Gli organizzatori: «Evento in crisi di numeri, cerchiamo nuove voci e idee»

In occasione della scorsa edizione, gli organizzatori lo avevano detto: «Potrebbe essere l’ultima». E ora i soci dell’associazione Trentino Arcobaleno e i tutti i volontari che ruotano attorno a «Fa’ la cosa giusta» chiedono aiuto per mantenere ancora in piedi la fiera del consumo critico.
Nel 2024 Fa’ la cosa giusta compirà 20 anni. «Nata quasi per scommessa nel 2005 — si legge nell’appello firmato da «I soci e le socie di Trentino Arcobaleno» e «I volontari e le volontarie delle ultime edizioni» — in questi due decenni è riuscita a diventare la seconda mostra mercato più visitata del capoluogo, dietro solo a quella fiera dell’agricoltura, che a Trento è un’istituzione da settantacinque anni. Noi dell’associazione Trentino Arcobaleno l’abbiamo fatta nascere, in collaborazione con Confesercenti del Trentino, poi l’abbiamo fatta crescere, prima da soli, poi insieme alle associazioni L’Ortazzo, Trento consumo consapevole e Viraçao&Jangada, e oggi ci interroghiamo sul suo futuro».
Partiamo dai dati. In primis i numeri dei visitatori hanno indotto gli organizzatori a chiedersi se la fiera abbia ancora un «senso». «L’edizione 2013 della Fiera era stata visitata da 13.520 persone, negli anni successivi c’erano stati alti e bassi, ma in ogni caso nell’ultima edizione “prima del Covid” avevamo staccato 11.867 biglietti — spiegano — Sappiamo che negli anni dei record veniva visitata anche solo perché “era di moda”, ma i 5.600 visitatori di quest’anno, dopo i 6.100 del 2022, significano certamente tante cose: ciò che nel 2005 si trovava solo a da noi, oggi (per fortuna!) si trova in molti negozi o online; molte mostre mercato sono in crisi; la fiera è rimasta uguale a sé stessa; Fa’ la coasa giusta non attira i giovani».
Si entra nel dettaglio anche dei numeri degli espositori. «Da un massimo di 220 sono scesi progressivamente fino ai 140 di quest’anno — sottolineano — Anche qui probabilmente i motivi sono molti».
Insomma «cali così significativi, da una parte comunicano ai visitatori (e agli espositori) una sensazione di “declino” che stride con il fatto che, in realtà, l’interesse generale per questi temi è aumentato moltissimo negli ultimi anni, e dall’altra pongono dei problemi per quanto riguarda la sostenibilità economica dell’evento. Pensiamo che per essere “capace di futuro” — concludono — Fa’ la cosa giusta non deve essere “corretta”, ma “re-inventata”, superando ostacoli come il totale disinteresse da parte degli enti pubblici. Noi ci rendiamo conto di non essere in grado di farlo da soli. Quindi, cerchiamo aiuto. Di singole persone, associazioni, aziende, realtà di qualsiasi tipo, che credono che Fa’ la cosa giusta! L’edizione 2024 sarà l’occasione per provare ad iniziare un cambiamento oppure di dichiarare conclusa questa esperienza e lasciare più spazio, perché crescano tutte le altre che già sono nate, o ne nascano di nuove». Per chi vorrà, per chi è interessato al futuro della fiera, l’appuntamento è giovedì 1 febbrario, alle 18, in via Giusti 11, a Trento.