l'accordo
venerdì 16 Dicembre, 2022
di Redazione
Aiutare le aziende a conoscere, comprendere e affrontare le nuove minacce alla sicurezza informatica: con questo obiettivo l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e Confindustria Trento hanno siglato oggi a Palazzo Stella un protocollo d’intesa nell’ambito del quale si impegnano a collaborare, ciascuna per le proprie competenze e dotazioni, guidando le imprese nella scelta delle forme di tutela più opportune, sensibilizzandole all’importanza del monitoraggio e del controllo delle attività e illustrando loro tecniche e tecnologie a supporto della cybersecurity.
In molti settori economici, la cybersicurezza riveste un ruolo sempre più importante, con evidenti risvolti sociali e culturali. I tre enti, che hanno già un ruolo attivo e di rilievo nel settore, e che già collaborano su vari fronti favorendo il raccordo tra il mondo della produzione e il sistema della formazione e della ricerca universitaria, svilupperanno in particolare iniziative di ricerca e formazione, per consolidare un ecosistema di rilevanza internazionale.
«Questo importante accordo è un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di collaborazione con il settore produttivo e sociale del territorio trentino – dichiara Flavio Deflorian, rettore dell’Università di Trento –. Sui temi della cyber security l’Università di Trento può vantare numerose competenze multidisciplinari, che siamo lieti di mettere a disposizione delle imprese locali. Assicurare il corretto livello di sicurezza informatica delle aziende è infatti una sfida sempre più impegnativa, che siamo certi di poter supportare lavorando insieme agli enti del territorio coinvolti nello sviluppo e nell’innovazione tecnologica». Con lui Paolo Giorgini, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Ateneo: «L’iniziativa – spiega – nasce dalla crescente richiesta di supporto sul tema della cyber security. L’osservatorio, coordinato dal professor Bruno Crispo, ha come primo obiettivo quello di guidare le aziende in un percorso di consapevolezza e responsabilizzazione sui rischi, sulle soluzioni da adottare per la prevenzione e sulle azioni da intraprendere in caso di attacchi. Il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione metterà a disposizione competenze e know-how per sviluppare sul territorio una cultura diffusa della sicurezza informatica».
«Per governare la transizione digitale – sottolinea il presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo – abbiamo bisogno di incrementare la fiducia degli utenti nelle nuove tecnologie. A tale scopo dobbiamo riuscire a gestire le tecnologie in sicurezza ma anche creare consapevolezza dei rischi legati al loro uso negli utenti e nei professionisti che lavorano per fornire servizi o gestiscono infrastrutture digitali. Data la velocità con la quale si evolvono le tecnologie e contemporaneamente le minacce per la sicurezza, diventa fondamentale creare competenze in grado di identificare le vulnerabilità, progettare mitigazioni ed implementarle al fine di migliorare la postura di sicurezza non solo delle singole organizzazioni ma dell’intero ecosistema digitale così da minimizzare le conseguenze negative dei molteplici attacchi possibili. Creare un circolo virtuoso tra ricerca ed imprese, qui rappresentate da Università, FBK e Confindustria, è la chiave per costruire in maniera sistematica e ben fondata tali competenze a livello trentino. Questo accordo costituisce un passo importante in tale direzione e mette le basi per collaborare efficacemente con strutture nazionali, come l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (ACN), ed europee, come ENISA, con l’obiettivo ultimo di permettere agli utenti di utilizzare con fiducia i servizi digitali in un mondo sempre più interconnesso».
«L’accordo – conclude Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento – definisce i contorni di un più ampio progetto di sistema, che si giova anche del contributo di Polizia Postale, Provincia autonoma di Trento e Trentino Digitale. Con loro, la nostra Associazione ha siglato accordi specifici di carattere estremamente tecnico e operativo, che risolvono concretamente il tema del passaggio di dati e informazioni utili a predisporre le difese necessaria a neutralizzare i cyberattacchi. Pur ultimo in ordine cronologico, questo protocollo contiene, completa e rafforza lo spirito di un’alleanza che coinvolge i più qualificati specialisti della cybersicurezza in Trentino».