politica

venerdì 21 Febbraio, 2025

FdI corteggia il Patt: Goio candidata per recuperare gli autonomisti. Se accettano, la Lega si adegua

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La prossima settimana si deciderà chi sarà la candidata a prima cittadina di Trento per il centrodestra. Battaglia tra Goio e Gerosa

Chi credeva che ora, dopo la decisione di Roma, il centrodestra potesse partire all’arrembaggio del centrosinistra, si è sbagliato anche questa volta. Se ne parlerà la prossima settimana, come se non ci fosse alcuna fretta, come se le elezioni non fossero il 4 maggio, come se non si dovessero presentare le candidature di sindaco e consiglieri comunali tra soli 26 giorni, meno di un mese. Il tavolo nazionale, che si è riunito martedì, ha detto questo: tocca a Fratelli d’Italia fare una proposta, e i nomi sono due, quello della vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa e quello dell’imprenditrice Ilaria Goio. Scegliete voi. Ma si attende. Ora si aspetta che il Patt torni sui suoi passi, che rientri in coalizione. Ma la sezione di Trento ne parlerà lunedì, forse martedì.
FdI in pressing sul Patt
I più contenti, dopo la pronuncia nazionale, sono quelli di Fratelli d’Italia. La proposta devono farla loro. Ma attorno a quella proposta devono avere una coalizione unita, questo perlomeno è l’obiettivo. Per questo è iniziato il pressing: «Stiamo cercando si sostenerli, affinché possano fare una scelta unitaria», questo dicono i meloniani. E il sostegno è nella scelta del nome della candidata sindaca, non la vicepresidente Gerosa ma l’imprenditrice Goio, un nome «civico», della «società civile», non di bandiera. La bandiera con il simbolo della fiamma, infatti, difficilmente sarebbe sventolata dagli autonomisti, qualche imbarazzo ci sarebbe tra le Stelle Alpine a sostenere la punta meloniana in Trentino.
Il Patt: «Non sarà facile»
Le Stelle Alpine dicono che «sarà difficile tornare indietro». La scelta di andare da soli, infatti, è stata presa dalla sezione del capoluogo dopo settimane di stallo, e dopo il «tradimento» della Lega che aveva per prima portato a Roma la questione: un oltraggio per gli autonomisti. «La settimana prossima ci sarà una riunione, vedremo — dice il segretario del Patt Simone Marchiori — faremo un ragionamento complessivo. Ma non posso garantire che si sarà una convergenza, decide la sezione, che è sovrana». Ma sulla sezione c’è la pressione del partito, che ora deve valutare se assecondare la spaccatura o far valere l’interesse provinciale dell’unità con centrodestra.
«Meglio Goio che Gerosa»
La proposta di FdI al Patt, di puntare su Goio per farli tornare in coalizione, sembra essre una mossa azzeccata. «Non abbiamo mai detto no a Goio», si affrettano a dire i vertici autonomisti. Per poi aggiungere: «Piuttosto che Gerosa, che è un nome troppo connotato politicamente, molto meglio Goio, nome civico, della società civile». Vedremo dunque nei prossimi giorni cosa farà il Patt.
Lega esclusa dalla trattativa
Cosa farà la Lega, a questo punto, è presto detto: si adeguerà alle decisioni altrui. Il tavolo nazionale, infatti, ha detto chiaro e tondo che il centrodestra deve correre unito. Ha poi investito Fratelli d’Italia dell’onere della proposta. Ma tra le due candidate, le trattative, come abbiamo visto, sono semmai con gli autonomisti, non certo con i leghisti. Che dopo aver detto mille volte no a Ilaria Goio, dovranno sostenerla, se quello sarà il nome. E sarebbe il male minore, perché se il Patt dicesse no, che non ci stà, a quel punto Fratelli d’Italia potrebbe puntare su Francesca Gerosa, la vicepresidente che mira a diventare presidente. Una corsa come leader del centrodestra per le comunali sarebbe le tornerebbe utile. Se anche perdesse la sfida elettorale, scommettendo però su un buon risultato del suo partito, potrebbe uscire vincente in ogni caso, almeno politicamente, accusando semmai la Lega del disimpegno. Un bel trampolino in vista delle elezioni provinciali del 2028.
«Basta con i tavoli»
Ma quindi, quando si saprà chi sarà alla guida del centrodestra per le elezioni comunali? «Entro la settimana prossima — dicono dalle parti di Fratelli d’Italia — ma non occorrerà fare incontri, tavoli e vertici. Aspettiamo il Patt, poi alla Lega lo comunichiamo sulla chat dei segretari». Della serie: ora decidiamo noi.