l'appello

venerdì 19 Gennaio, 2024

Femminicidio a Valfloriana, l’appello dello zio: «Lo studio olistico di Ester rimanga aperto»

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Tanti i messaggi di vicinanza della comunità. E c’è anche la «processione» dei vecchi clienti della 37enne che lasciano fiori davanti al suo centro «Scintilla Alchemica»

Era una settimana ieri che Ester Palmieri veniva uccisa dal suo ex compagno Igor Moser, papà dei suoi tre figli, che si è poi tolto la vita. Una donna che con la sua determinazione, la sua propensione ad aiutare gli altri e il suo sorriso, ha lasciato il segno nella comunità di Valfloriana. Che non si rassegna. Che non vuole dimenticarla. Lei che, anche per la sua professione, era diventata un punto di riferimento per molti. C’è infatti chi lascia fiori sulla porta del centro olistico «Scintilla Alchemica» che la 37enne aveva aperto solo a settembre scorso a Casatta. Chi, sconosciuto, scarica cassette di mele e cartoni di latte per i suoi tre bambini dicendo: «Io ho solo questo da condividere». E ancora chi, tra i suoi clienti più attempati, da una settimana a questa parte passa ogni mattina davanti a quello studio. Una sorta di processione. Nonostante le serrande abbassate. «Sono andato a salutare Ester» racconta l’anziano di turno costretto ora a rinunciare a quei massaggi che tanto davano beneficio al suo fisico attempato. Perché lei, Ester Palmieri, è come se ci fosse ancora in quello studio: era il suo sogno, quello che aveva cullato da tempo ed era riuscita a realizzare solo di recente, dopo 15 anni a lavorare come oss in una rsa. E anche se solo pochi giorni fa, attraverso i social, è stata pubblicata la notizia della chiusura definitiva dello studio, lo zio, il vicesindaco Sergio Genetin, che tanto l’aveva aiutata in questo ambizioso progetto, vorrebbe non vederlo naufragare. Il parente e amministratore aveva detto al funerale: «Ester ha acceso una scintilla a Valfloriana, e non solo. Ora dobbiamo tenerla viva». Ecco perché Genetin ora si sta guardando attorno per trovare chi possa subentrare all’amata nipote, chi possa utilizzare questi spazi. «Mi farebbe piacere: se c’è la possibilità vedremo di riaprire il centro di Ester: certo non sarà più lo stesso ma tenerlo aperto sarà come continuare quel suo sogno che io personalmente ho sempre sostenuto, per mia grande soddisfazione» commenta il vicesindaco. Perché quello studio, in pochi mesi, era diventato davvero importante in paese. E non solo per i servizi offerti. «Ester faceva del bene alle persone ma dava loro anche un sostegno morale. Mia nipote era diventata per molti un punto di riferimento anche sociale. In particolare per tanti anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in auto e che spesso lei andava a trovare a casa, per fare loro manicure e pedicure, per farli stare meglio — continua lo zio materno — Insomma, si era rivelato un servizio socialmente più che utile e ci terrei tantissimo che potesse proseguire». Nel nome di Ester appunto. Per continuare a tenere viva la sua «scintilla». Per cogliere il suo testimone. Per proseguire quello che per la 37enne non è mai stato esclusivamente un lavoro, quanto invece una sorta di missione. Lei che nella sua vita si è sempre occupata degli altri con il sorriso sulle labbra. Un’eredità che, secondo Genetin, non può venire meno.
Proseguono i «suoi» corsi
La dice lunga anche il fatto che i corsi di «bioginnastica» che Ester aveva portato avanti assieme a Paola Bazzanella sono stati riprogrammati. Un ciclo di dieci lezioni che si terranno, da fine mese, nella sala degli anziani del Comune di Valfloriana. «Anche questo, nelle intenzioni, è un modo per tenere vivo il ricordo, le attività di Ester — continua lo zio — E poi quanto incassato attraverso le iscrizioni verrà devoluto ai suoi bambini». Bambini che sono affidati alla nonna materna e che non fanno domande sulla duplice tragedia, su come siano rimasti orfani dei genitori. «Li stiamo mettendo al corrente di tutto — continua il vicesindaco — stiamo loro molto vicini e ogni volta lo chiederanno sanno che potranno incontrare anche la nonna paterna».
È grande l’abbraccio di tutta la comunità ai tre piccoli di 6, 10 e 11 anni, e a tutti i familiari. «Sono tanti i messaggi e le telefonate di vicinanza che continuiamo a ricevere e di questo già al funerale mi sono sentito di ringraziare tutti di cuore, davvero» continua Genetin che racconta anche di gesti spontanei che scaldano il cuore. Come «lo sconosciuto che ha scaricato davanti casa una cassetta di mele e 5-6 cartoni di latte per i bambini, dicendo che non aveva altro ma che ci teneva che i piccoli li avessero, nemmeno sapesse che ne vanno ghiotti».
Domenica due messe in ricordo
La stessa comunità domenica si riunirà in chiesa a Casatta per la santa messa che verrà celebrata alle 10.30 in ricordo di Ester. Nel pomeriggio ne verrà celebrata una seconda, al santuario della Madonna dell’aiuto a Segonzano, con il coro La Valle che ha cantato anche al funerale della 37enne.