femminicidio

lunedì 20 Novembre, 2023

Femminicidio di Giulia Cecchettin, la Procura chiede l’aggravante della premeditazione per Filippo Turetta

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L'imputazione provvisoria sarebbe quella di omicidio volontario. Il procuratore: «Estradizione in una decina di giorni»

Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin, rischia l’ergastolo. La Procura della Repubblica di Venezia, infatti, ha inserito, nell’ipotesi di reato di omicidio l’aggravante della premeditazione, che fa salire il minimo di pena da 21 a 24 anni. Lo chiarisce la procura lagunare che, a seguito del ritrovamento del corpo della 22enne aveva già provveduto al cambio dell’imputazione provvisoria di Filippo Turetta in omicidio volontario. «Il ritrovamento del corpo della ragazza chiaramente necessita il cambiamento del capo di imputazione – ha spiegato il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi – che quindi è stato cambiato. È omicidio volontario, allo stato, ma si tratta di una imputazione provvisoria perché dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, dobbiamo sentire la versione dei fatti di Turetta, e solo a quel punto si potrà fare un’impostazione più completa».

Quando avverrà l’estradizione da parte del ‘Servizio internazionale di cooperazione di polizia’, infatti, oltre a Turetta, verrà riportata in Italia anche la Fiat Punto di proprietà del presunto killer, utilizzata per la fuga e per trasportare il corpo di Giulia nel luogo dove è stata ritrovata. Il Ris, procederà quindi ai rilievi scientifici sul mezzo, dove verranno repertate le tracce ematiche e genetiche, con le quali verrà ricostruita la dinamica dell’atroce femminicidio.

Al momento rimangono sconosciute le tempistiche di estradizione di Filippo Turetta. Il Tribunale regionale superiore di Naumburg in una nota ha affermato di essere in attesa della domanda di estradizione dell’arrestato da parte della magistratura italiana, pertanto, «non è possibile comunicare i tempi e l’ulteriore procedura fino al ricevimento della relativa domanda da parte della Procura Generale». Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi ha affermato che sono già stati avviati i contatti con la magistratura tedesca e che per l’estradizione di Filippo potrebbero volerci una decina di giorni.