in tribunale

mercoledì 5 Febbraio, 2025

Femminicidio di Iris Setti, anche per il perito «Nweke era in grado di intendere e di volere»

di

Per la difesa, il 38enne sarebbe stato influenzato da convinzioni su rituali magici tipici della zona di provenienza che avrebbero alterato il suo giudizio

«Nweke Chukwuka era capace di intendere e di volere». Questa la dichiarazione definitiva dello psichiatra trentino Fabio Bonadiman, chiamato in aula questa mattina per riferire in merito alla capacità di intendere e volere del 38enne di origine nigeriana ritenuto responsabile di aver ucciso di Iris Setti, il 5 agosto del 2023 nel parco Nikolajewka di Rovereto.

A quanto riferito dal consulente, durante la seconda udienza davanti alla Corte d’assise di Trento, presieduta dal giudice Rocco Valeggia, i due colloqui avvenuti con l’imputato non avrebbero permesso di «evidenziare stati psicopatologici». Per Bonadiman, la «mancanza di condizioni di infermità», renderebbe il 38enne in grado di «partecipare coscientemente al processo». Inoltre, per lo psichiatra, Nweke «avrebbe compreso la gravità di quanto successo».

Nel corso dell’udienza sono intervenuti anche lo psichiatra veronese Ermanno Arreghini, consulente tecnico dell’accusa, e, per le parti civili, lo psichiatra Eraldo Mancioppi e la giurista esperta in tema di migrazioni, Claudia Pretto. I professionisti hanno confermato quanto rilevato dal perito.

Per la difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Tomasi, è invece intervenuta la psicologa Isabella Marzagora, specializzata in criminologia clinica, che invece ha evidenziato la possibilità della presenza di convinzioni dell’imputato di rituali magici tipici della zona di provenienza che avrebbero alterato il suo giudizio.
In vista della prossima udienza, prevista il prossimo 20 febbraio, Tomasi ha anticipato la volontà di Nweke di rilasciare delle dichiarazioni spontanee.