Indagini

sabato 29 Luglio, 2023

Femminicidio di Noriglio, il 48enne: «Non ho capito più nulla»

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Ora dopo ora, le indagini degli investigatori stanno facendo luce su quanto accaduto tra i due negli anni

È stato accompagnato nel carcere di Trento, Shehi Zyba Ilir, il 48enne che ieri sera ha ucciso la vicina di casa Mara Fait con un’accetta a Noriglio, frazione di Rovereto. È stato lui stesso a consegnarsi, raggiungendo da solo la caserma di carabinieri di Rovereto, è entrato a mani alzate e ha confessato di essere il colpevole. Gli accertamenti sono condotti dai carabinieri, coordinati dalla pm Viviana Del Tedesco. Dalle prime informazioni trapelate è emerso che Shehi, operaio di origini albanesi, era perfettamente integrato in Trentino, dove vive da diverso tempo. Il 48enne viveva in uno dei cinque appartamenti della palazzina davanti alla quale si è consumato il femminicidio, gli altri sarebbero appartenuti alla vittima.
Ora dopo ora, le indagini degli investigatori stanno facendo luce su quanto accaduto tra i due negli anni, fatti di rapporti tesi tra i due, con conflitti e frequenti litigi, oltre che reciproche azioni legali.
Sono invece ancora in corso gli accertamenti su quanto accaduto ieri sera, quando i due si sono incontrati sotto casa, lui stava tornando dal lavoro e lei si trovava davanti a casa con la madre anziana, unica testimone del delitto. Pare che la discussione, l’ennesima, si fosse accesa in poco e che poi l’uomo, che ha raccontato di essere esasperato, l’ha colpita alla testa. L’arma del delitto è stata lasciata in un cespuglio e lui è andato a consegnarsi ai carabinieri, ai quali il 48enne avrebbe detto di non ricordare cosa fosse accaduto, ma solo di non «aver capito più nulla».