Il sequestro
lunedì 14 Agosto, 2023
di Redazione
Nei mesi scorsi erano stati fermati e perquisiti in Trentino, dove erano di passaggio in auto. Allora erano stati trovati con quasi 1700 monete di interesse storico, «di presunta natura archeologica». Una sorta di tesoretto che ai due «forestieri», residenti in altre regioni d’Italia, erano stati sequestrati, per poi finire all’attenzione dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale.
Si trattava in particolare di 1655 monetine trovate al primo, un pensionato di 75 anni, e altre 24 monete assieme a 20 mila euro in contanti rinvenuti al secondo uomo. Materiale, questo, saltato fuori in seguito alla perquisizione dell’auto e dei due uomini. Entrambi sono poi stati denunciati e si trovano ora a rispondere di ricettazione di beni culturali e il secondo, di 47 anni, anche del reato di riciclaggio.
Ora, entrambi avevano tentato la strada del ricorso al tribunale del Riesame di Trento per vedersi restituire monetine e soldi in contanti ma si erano visti rigettare l’istanza.
Così si sono rivolti alla Corte di Cassazione che in queste settimane si è pronunciata. Gli ermellini hanno annullato l’ordinanza impugnata e hanno rinviato, per un nuovo giudizio, al tribunale di Trento competente sul merito. Tribunale che, a questo punto, dovrà fissare una nuova udienza.
I due, attraverso i loro legali, hanno evidenziato come in udienza avevano sì «presentato documentazione relativa alla provenienza dei beni e depositato memoria difensiva» ma avevano anche chiesto termine, come riportato nel verbale, «per poter contraddire la nota depositata dalla polizia giudiziaria». Ma il tribunale non ha dato risposta a questa istanza, non si è nemmeno riservato la decisione sul merito. L’ha di fatto rigettata. La Cassazione ha dato loro ragione e rinviato il procedimento a Trento.
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