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mercoledì 14 Agosto, 2024

Ferragosto tra arte e cultura, da Thun al Buonconsiglio: tutti i musei e i castelli aperti in Trentino

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Nei prossimi giorni rimangono aperte le porte delle istituzioni culturali, per refrigeranti momenti di immersione nella bellezza e nella storia

La cultura è sempre aperta a Ferragosto. Non solo. Soprattutto nelle ore più calde di queste giornate estive potrebbe diventare il modo migliore per staccare un po’ dal sole ed entrare nelle ampie e fresche sale museali, ricche di arte e storia. Magari in quelle dei castelli, naturalmente accoglienti, luoghi di sospensione dell’ordinaria dimensione spazio-tempo.
Come accade al Castello del Buonconsiglio dove continua il successo di «Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige», la mostra che con capolavori del maestro di Norimberga quali la «Veduta del Castello del Buonconsiglio da nord-ovest» racconta del viaggio di Albrecht Dürer in Trentino e della sua influenza sulla produzione artistica locale nel Rinascimento. Sempre al Castello, è visitabile anche «Con Spada e Croce. Longobardi a Civezzano».
Aperti pure gli altri castelli provinciali: Thun, Stenico, Beseno e Caldes, che festeggia il decennale del museo con «Castelli e Acquerelli. Le dimore feudali delle Valli del Noce nelle vedute di Vigilio Kirchner». Focus dell’iniziativa di Caldes è una serie di vedute di rocche e castelli riprese dal vero un secolo fa e riunite oggi a formare un itinerario lungo il corso del fiume Noce. Per tutto il mese di agosto sono numerose le proposte per famiglie, comprese quelle della rassegna «Dicastelloincastello».
Molteplici sono le opportunità offerte sul territorio dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Alle Gallerie di Piedicastello, è allestita «Records – Anelli di congiunzione», l’esposizione dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Non mancano le proposte a tema storico, come «La seconda guerra mondiale: l’esperienza trentina» e «La via del Brennero. Il viaggio dalla Mitteleuropa al Mediterraneo», che promuove una riflessione sul significato della costruzione dell’opera viabilistica come motore di sviluppo del territorio. Sempre afferenti alla Fondazione Museo storico del Trentino, saranno aperti anche il Forte di Cadine (nei weekend) e il Museo dell’aeronautica Gianni Caproni, dove è disponibile il nuovo percorso virtuale «Un viaggio nella storia dell’aeronautica italiana: storie di aerei e di piloti». Da non perdere anche Base Tuono a Folgaria, sito dedicato al sistema Nato di difesa missilistica Nike-Hercules e alla Guerra Fredda.
Tra la città capoluogo e il territorio provinciale, diverse sono le proposte curate dalla Soprintendenza, che spaziano dalla Tridentum romana (lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, la Villa romana di Orfeo, l’area archeologica di Palazzo Lodron) al Parco Archeo Natura e al Museo delle Palafitte di Fiavé, al Museo Retico di Sanzeno fino all’area archeologica Acqua Fredda al Passo del Redebus.
Anche il Muse, Museo delle scienze di Trento, dilata la propria offerta dal centro alla periferia. Due sono le mostre nell’iconica sede progettata da Renzo Piano: la neo inaugurata «The Mountain Touch. Viaggio nella natura che cura», che indaga il rapporto tra salute e natura ed «Ecologie minerali». Anche le sedi territoriali del museo sono sempre aperte, a partire dal Giardino Botanico Alpino alle Viote del Monte Bondone, che organizza laboratori botanici e visite guidate a tema per scoprire animali e piante d’alta quota. A pochi passi, la Terrazza delle Stelle promette splendide osservazioni del cielo stellato, mentre al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, l’appuntamento è con la grande caccia al tesoro preistorico (Ferragosto, ore 21). Infine, il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, rappresenta una finestra privilegiata sulla storia geologica della Val di Fiemme.
Spostandoci in Tesino, aperti anche il Museo Casa De Gasperi e il Museo Per Via, dove è stato da poco inaugurato il nuovo allestimento museale.
Da non perdere i progetti del Mart, che a Rovereto propone «Il sogno di Luigi Serafini», la prima antologica dedicata all’artista. La mostra prende le mosse dal celebre «Codex Seraphinianus», l’enciclopedia fantastica, oggetto di culto in tutto il mondo. Il progetto dialoga con «Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce», una rassegna sull’arte fantastica italiana, mentre è prorogata fino al 29 settembre «Arte e Fascismo». L’offerta del Mart a Rovereto prosegue con la Casa d’Arte Futurista Depero, mentre alla Galleria Civica di Trento è visitabile la doppia personale di due artisti trentini: Annamaria Gelmi e Albino Rossi.
A pochi passi dalla Civica, il Museo diocesano tridentino è aperto con «Fascinazioni. Scultura, grafica e pittura dell’archeologo Renato Perini».
A Rovereto, è sempre interessante immergersi nelle collezioni del Museo storico italiano della Guerra, dove è allestito il progetto «Vietnam dimenticato. Legionari italiani in Indocina 1946-1954».
Una visita merita senz’altro anche la Fondazione Museo civico di Rovereto, con il Museo della città e il Museo di scienze e archeologia.
«Rinascimento sul Garda» è invece la mostra di recente inaugurata al Museo Alto Garda, mentre ad Arco la Galleria civica G. Segantini racconta l’estetica del grande artista trentino.
Per concludere il nostro sguardo sul Trentino, sfaccettata l’offerta culturale del Mets di San Michele, tra «Simboli. L’arte rupestre del Monte Bego e della Valcamonica a confronto», «Ricami di Memoria» e «Sciamani. Téchne, spirito, idea».
Raggiungendo l’Alto Adige, sempre stimolante una visita a Museion per assaporare l’atmosfera di «Renaissance», l’esposizione dedicata alla celebrazione di giovani artiste e artisti contemporanei dell’Alto Adige e di Milano. Un percorso espositivo che mette in luce posizioni artistiche transdisciplinari che condividono l’impegno per un esame rigenerativo e critico del patrimonio culturale.
Sempre a Bolzano, al Museo archeologico, Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio, non smette di attrarre con il fascino del suo essere un viaggiatore nel tempo.
Da mettere in agenda anche una visita a Castel Tirolo, il castello avito dei conti di Tirolo, che ha dato il nome alla regione, il cui primo nucleo fu costruito intorno al 1100.
Al Kunst Meran si racconta invece «La Linea Insubrica», prima tappa di «The Invention of Europe. A tricontinental narrative (2024-2027)», il programma triennale che riflette criticamente sull’idea monolitica d’Europa.
Da cogliere anche l’offerta culturale dei Messner Mountain Museum, con i poli di Corones, Firmian, Dolomites, Juval, Ripa e Ortles aperti.