L'evento

domenica 25 Agosto, 2024

Festa della Fratellanza, a passo Paradiso italiani e austriaci insieme per ricordare il valore della pace

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Grande la partecipazione alla 47esima edizione dell'incontro sui luoghi della Guerra bianca tar i corpi militari un tempo contrapposti e tanti cittadini

Si è chiusa con un forte messaggio di pace universale la 47° edizione della Festa della Fratellanza di Passo Paradiso, manifestazione ideata nel 1977 da Emilio Serra e Kurt Steiner per unire in una cerimonia simbolica i soldati di opposti fronti e ricordare i tanti caduti sul ghiacciaio Presena durante la Grande Guerra.
«Salire a Passo Paradiso, oltre che un dovere morale, rappresenta anche una forte emozione, perché ci fa ripensare a cosa ha rappresentato la guerra a queste quote, alle sofferenze dei soldati, come anche ai tanti conflitti nel mondo, che ci impongono una riflessione importante e richiedono il nostro impegno per la pace», sono state queste le parole dell’assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori all’apertura della solenne cerimonia.
Accanto all’assessore Marchiori vi erano il presidente del Museo storico della Guerra di Rovereto Oswald Mederle, l’assessore regionale Carlo Daloss, il sindaco di Vermiglio Michele Bertolini e gli altri sindaci e amministratori della zona.
La manifestazione si è aperta come sempre alle 10 ai piedi del Ghiacciaio Presena, con una lunga sfilata di gruppi e associazioni ex combattentistiche in uniforme, autorità e decine e decine di cittadini, accompagnati dalle note della Fanfara Ana di Pieve di Bono. Fra i presenti, anche in divisa d’epoca, i rappresentanti dei gruppi Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, delle compagnie Schützen, della Croce Nera Austriaca, dei Gruppi Alpini del Trentino e della Lombardia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, delle associazioni ex Combattenti e delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Val Camonica, oltre a una delegazione di Mitterndorf, il Comune che ha ospitato i profughi di Vermiglio durante la Prima guerra mondiale.
Dopo la sfilata il ritrovo a passo Paradiso per la messa celebrata dal Cappellano militare, padre Giorgio Valentini, e dal parroco di Vermiglio, don Enrico Pret, accompagnata dal Coro “Santa Maria Assunta” di Tassullo. Dopo la deposizione delle corone al Monumento alla Fratellanza, la relazione storica di Oswald Mederle presidente del Museo Storico della Guerra di Rovereto. Mederle ha ricordato i sacrifici dei soldati, ma anche delle loro mogli, madri e figlie, oltre che la necessità di non dimenticare ciò che è successo per preservare la pace, mentre Achille Serra ha posto l’accento sull’importanza di portare avanti il messaggio di questa festa che, anno dopo anno, vede sempre una forte partecipazione.
Anche questa edizione ha visto il contributo di Achille Serra, oltre alla collaborazione di Fondazione Museo Storico del Trentino, Comune di Vermiglio, Museo della Guerra Bianca, Regione autonoma Trentino – Alto Adige / Südtirol, Provincia autonoma di Trento, Croce Nera Austriaca, Apt Val di Sole, Museo Guerra Bianca di Vermiglio, Carosello Tonale e Consorzio Pontedilegno – Tonale.