La questione

sabato 25 Maggio, 2024

Festival dell’Economia, Schlein replica: «Lavoro, Meloni scarica le responsabilità Premierato? Indebolisce il parlamento»

di

La segretaria Pd risponde alla premier

La politica, come il cinema, vive di duelli. Dopo il confronto saltato a Porta Porta, era quasi inevitabile che lo spazio per la dialettica si trovasse a Trento, dove la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein sono state chiamate ad intervenire, a poche ore di distanza, dallo stesso palco del Festival dell’Economia. La presidente del Consiglio ha avuto il vantaggio della prima mossa. E ha scelto di sferrare il colpo all’avversaria sul tema a lei più caro: il lavoro. La leader di Fratelli d’Italia ha scaricato la responsabilità dei salari bassi sui passati governi di sinistra. Non si è fatta attendere la risposta della dem, che ha rispedito al mittente le accuse, parlando di «un governo confuso» sul redditometro e puntando il dito contro il premierato («una forzatura»).
La passeggiata tra candidati
Partita ieri mattina da Palermo, la campagna elettorale per le europee l’ha portata a Laives nel primo pomeriggio e a Trento qualche ora dopo. Prima tappa in piazza D’Arogno, dietro il Duomo. Ad attendere Elly Schlein al gazebo del Partito Democratico, il segretario locale Alessandro Dal Ri, i consiglieri provinciali dem Paolo Zanella, Alessio Manica, Francesca Parolari, Lucia Maestri e Roberta Calzà, la sindaca di Rovereto, candidata alle prossime comunali, Giulia Robol, la deputata Sara Ferrari (candidata alle europee) e il sindaco di Trento Franco Ianeselli. I selfie, gli autografi, qualche parola con i sostenitori, nessuna con i giornalisti, un abbraccio con Romano Prodi, incontrato per caso. La fila di persone che la aspettavano partiva da metà di via Oss Mazzurana e arrivava fino al Teatro Sociale, dove la segretaria è intervenuta con Ferruccio de Bortoli nell’incontro «Le mie risposte ai dilemmi del nostro tempo».
Lavoro, scontro con Meloni
Le prime parole sono in risposta all’affondo di Giorgia Meloni, che aveva dato la responsabilità lavoro povero ai «disastri della sinistra al governo». Anche se sull’autocritica del Pd si definisce «campionessa mondiale», Schlein ha rispedito le critiche alla mittente. «Come rispondo a Meloni sul tema lavoro? L’ho fatto più volte, se la sinistra avesse fatto tutto bene una come me non avrebbe mai vinto le primarie del Pd. Ma chiedo io a lei, dopo 19 mesi di governo, per quanto tempo intende scaricare le responsabilità sui governi precedenti anziché assumersi le sue?», la risposta della segretaria. Rilancia la proposta dem: «Ci sono 3,5 milioni di cittadini italiani poveri anche se lavorano. I salari reali sono fermi da anni. Come opposizione abbiamo fatto una proposta, cioè il salario minimo. Meritava più attenzione». Non solo. Per Schlein la contrattazione collettiva ha dimostrato di non riuscire a evitare in tutti i campi situazioni di disagio. Aggiungendo che «sotto i 9 euro all’ora non è lavoro ma sfruttamento».
Contro il premierato
La segretaria parla di sanità pubblica, che «questo governo sta smantellando», diritto alla casa, diritto allo studio, aiuto al reddito, evasione. Schlein sferra due colpi all’avversaria. Il primo sul fronte della discussa riforma costituzionale. «Da noi qualsiasi forzatura per l’elezione diretta del presidente del Consiglio sarà bocciata. La riforma indebolisce il parlamento e il presidente della Repubblica». La seconda stoccata arriva sul redditometro. «Abbiamo visto un governo confuso – dice la dem – perché prima lo hanno messo, poi hanno fatto marcia indietro. Ha dimostrato grande incoerenza anche Giorgia Meloni. Ma soprattutto mi preoccupa un governo che in 19 mesi ha fatto 19 condoni, strizzando l’occhio ai furbi, in barba agli imprenditori onesti, a pensionati e dipendenti, e ai tanti lavoratori autonomi che con sacrificio pagano le tasse».
Stop delocalizzazioni
Schlein parla di lavoro ma anche di imprese. Ricorda l’importanza degli «incentivi industria 4.0, ridotti dal governo Meloni». Invoca una norma «che aiuti le aziende a installare sui tetti i pannelli solari» e un ragionamento per «sviluppare in Italia una filiera delle energie rinnovabili». In riferimento al caso Stellantis, richiede con urgenza «una legge più chiara sulle delocalizzazioni». «Non è possibile che una realtà abbia preso tanto dallo Stato, e poi mollato tutto».
Verso le europee Alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno Schlein sarà capolista del Pd al Centro e nelle Isole. In Europa, le priorità della segretaria sono «riformare i trattati e superare il potere di veto», ma anche riportare la flessibilità così come pensata dal patto di stabilità nella versione iniziale creata da Paolo Gentiloni. Nei fronti di guerra, serve mantenere la postura salda contro la Russia «dalla parte dell’Ucraina e per l’autodifesa». Un’altra urgenza è «il riconoscimento europeo dello stato di Palestina».