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mercoledì 9 Agosto, 2023

Fiaccolata a Rovereto per Mara e Iris. Più di mille persone al parco Nikolajewka

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Una processione per ricordare i due femminicidi avvenuti in pochissimi giorni: «Il silenzio è il grido più forte»

Una grande folla ha partecipato ieri sera a Rovereto alla fiaccolata silenziosa dai giardini del Parco Nikolajewka alla vicina chiesa di S. Maria del Carmine per ricordare Mara Fait e Iris Setti, uccise a distanza di una settimana l’una dall’altra. All’iniziativa, promossa dalle comunità parrocchiali di Rovereto, hanno partecipato più di mille persone, il parco era pieno, non c’erano neanche lumini per tutti, tanti i fiori sul luogo dell’ultimo omicidio di sabato sera, avvenuto proprio lì. «Il silenzio è il grido più forte per esprimere i sentimenti» dicono i promotori. «Episodi immagini e racconti che ci lasciano stupiti,  che sembrano sempre lontani, invece sono accaduti proprio qui».
«Le parrocchie  propongono il cammino e poi per chi vuole in chiesa ci sarà un  momento di preghiera» è stato detto all’inizio della marcia. Subito dopo è stato proposto un canto dal coro Santa Maria. Nel mentre gli Alpini e la gente hanno portato fiori dove è stata uccisa Iris, la vittima dell’aggressione di sabato sera.
Poi è partita la fiaccolata, iniziata dal parco fino alla chiesa, mentre il coro ha proseguito i canti. Presente tanta gente comune e tante autorità, dal presidente della provincia Maurizio Fugatti, agli assessori Achille Spinelli e Stefania Segnana, agli assessori comunali Mauro Previdi e Micol Cossali.
«Siamo qui perché siamo vicini a quello che sta succedendo, il parco tra l’altro è intitolato agli alpini – dice Franco Nicolodi, referente del Gruppo Alpini Vallagarina. «Abbiamo portato un mazzo di fiori per testimoniare la nostra vicinanza».
«Abbiamo paura a far uscire di sera i nostri ragazzi – dice Silvia – Le autorità dovrebbero cambiare le leggi per proteggerci e anche per proteggersi». Per suor Silvana «il sentimento è positivo , quanto si condivide».
«Un simbolo di unione, come chiesa e come comunità, simbolo di un cammino insieme» aggiunge suor Piera. «È importante essere qui, questi sono temi importanti che hanno colpito tutti non solo un singolo. Se qualcosa non funziona va indagato e bisogna andare avanti per il bene della comunità» dice Alice. «Sono gesti che vengono dal cuore, tante parole non le so esprimere. È una cosa che mi sono sentita di fare senza farmi tante domande» sottolinea Alberta. Per il presidente Fugatti «è importante dare un segnale di solidarietà» come  una fiaccolata in silenzio per i gravi fatti accaduti.