La truffa
lunedì 3 Luglio, 2023
di Davide Orsato
Anziani nel mirino dei truffatori. Ma questa volta, anziché il copione «figlio o nipote in difficoltà», che tante vittime ha fatto nel corso dell’inverno, i malintenzionati hanno preferito seguire quello della «finta relazione». E così un 86enne della Bassa Valsugana ha finito per consegnare migliaia di euro, oltre ad altri beni di valore, tra cui gioielli, a una donna di cui si era invaghito. I fatti risalgono allo scorso mese di febbraio quando una persona anziana di 86 anni era rimasta vittima di un particolare raggiro. Ovvero tre persone di nazionalità romena di cui due donne, hanno dapprima convinto l’anziano a farsi assistere convincendolo della bontà delle loro intenzioni e successivamente una volta carpita la fiducia e le debolezze, la donna complice di 52anni ha intrattenuto una finta relazione con la vittima, anche a sfondo sessuale. Di lì le varie richieste di denaro della donna, di cui una andata a buon fine di 5000 euro, per poter provvedere all’acquisto di una nuova auto. Inoltre nel corso del tempo e così come denunciato dall’anziano, a lui erano stati portati via alcuni monili in oro, una friggitrice per le patatine ed un’agenda personale a cui la vittima teneva molto.
Del caso si sono occupati i carabiniei delle stazioni di Borgo Valsugana e Roncegno, che hanno eseguito per conto dell’autorità giudiziaria, due provvedimenti di divieto di avvicendamento, oltre a perquisire le case dei sospetti truffatori, dove sono stati recuperati i beni di proprietà dell’anziano. Alle due donne è stato vietato di avvicinarsi più di 500 metri dalla vittima, oltre che il divieto di contattarlo con qualsiasi mezzo di comunicazione quali il telefono cellulare o le mail, o anche indirettamente, attraverso terze persone. I reati ipotizzati sono di estorsione e circonvenzione di incapace: la pena per quest’ultimo va dai due a sei anni di reclusione.