Sport
domenica 18 Agosto, 2024
di Nicolò Bortolotti
Il Trento esce sconfitto per 2-0 in casa del Caldiero Terme e deve dire addio all’opportunità di qualificarsi per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Sul manto del Gavagnin-Nocini, ai veronesi sono sufficienti le reti di Quaggio e Cazzadori, uno per tempo, per avere la meglio dei trentini. Da segnalare l’espulsione di Di Cosmo a metà secondo tempo che ha, oggettivamente, complicato la rimonta degli uomini di Tabbiani.
Il Trento parte con due soli cambi rispetto alla sfida di Trieste ed un 4-3-3 da collaudare più possibile: Barlocco in porta al posto di Tommasi e Bernardi sulla sinistra al posto di Vitturini, per il resto tutto confermato con Frosinini, Trainotti e Cappelletti a completare il reparto difensivo, Di Cosmo Rada e Giannotti sulla mediana, mentre Anastasia, Sipos e Disanto a formare il reparto d’attacco. Il Caldiero Terme, da par suo, risponde con un più prudente 4-4-2 schierando Giacomel tra i pali, in difesa Mazzolo, Molnar, Baldani e Pelamatti, a centrocampo Riahi, Gattoni, Filiciotto e Fasan, in avanti Florio e Quaggio.
In avvio, sono i padroni di casa a dettare i ritmi con un’intraprendenza decisamente maggiore: il pericolo per la porta trentina arriva subito prima del quarto d’ora, quando la punizione battuta velocemente da Filiciotto trova Quaggio tutto solo in mezzo all’area. Controllo rapido e tiro ad incrociare dell’attaccante veronese, che s’insacca nell’angolo basso a destra di Barlocco: una precisione chirurgica che serve a portare in vantaggio il Caldiero Terme. La doccia fredda scuote il Trento, che tenta una timida reazione subito dopo: la discesa di Anastasia sulla destra apre un varco per Frosinini, il quale riesce a scagliare un destro su cui Giacomel si oppone. Gli uomini di Soave, però, rispondono colpo su colpo e si rendono nuovamente pericolosi con Rihai, il quale ritarda la battuta a rete consentendo a Cappelletti un intervento miracoloso.
Passa la mezzora e i ritmi del Caldiero Terme calano, mentre salgono di colpi i trentini: le migliori capitano sui piedi di Sipos, ma l’attaccante croato spreca malamente due ottime possibilità di pervenire al pareggio. In entrambe le azioni c’è lo zampino dell’estremo difensore Giacomel, il quale si frappone tra la porta ed il centravanti del Trento in chiusura di primo tempo. Al rientro dall’intervallo, l’intensità del match cala drasticamente e la sfida si sposta in mezzo al campo: diversi interventi ruvidi fanno fioccare i cartellini, due dei quali vengono comminati, nel rapido volgere di dieci minuti, a Di Cosmo.
Con il Trento in dieci uomini a metà ripresa, gli aquilotti si ridisegnano in campo con gli ingressi di Peralta e Kassama, creando un 4-3-1-1 che non cambia la storia in campo. Anzi, alla mezzora, dopo un bel tiro a giro dello stesso Peralta che termina a lato di poco, piove sul bagnato con il Caldiero Terme che trova la forza per raddoppiare. La brillantezza di Cazzadori soprende il neo entrato Kassama, che buca l’intervento e lancia la punta veronese verso la porta: c’è poco da fare per Barlocco che può solo raccogliere il pallone in fondo alla rete. Nel finale, gli uomini di Tabbiani si gettano in avanti cercando disperatamente il gol per riaprire la partita, ma il Caldiero Terme fa buona guardia, difendendo arcignamente su Giannotti e Disanto, portando il risultato al novantesimo e archiviando il passaggio del turno.
Complessivamente si è visto in campo un buon Trento per larghi tratti della partita, a cui però è mancato l’acuto. Il troppo cinismo sotto porta finisce per essere un cruccio per il quale sarà importante trovare la quadra in vista del campionato. D’altro canto, il Caldiero Terme è parso più intraprendente e spietato nel primo tempo, salvo poi subire un po’ i ritmi dei trentini. C’è da registrare un lieve calo prestazionale rispetto a Trieste, ma il carico di lavoro nel prestagione si è fatto sentire proprio nella sfida di Verona. Per i gialloblù sfuma la possibilità di approdare al terzo turno di Coppa Italia, con la corsa che si ferma sul campo del Gavagnin-Nocini di Verona. Nemmeno il tempo di archiviare il risultato, che settimana prossima sarà già ora di aprire il campionato con la trasferta sul campo del Padova.