L'operazione

martedì 21 Novembre, 2023

Folgaria, fatti esplodere i 2.000 metri cubi di roccia che minacciavano la strada

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È andato a buon fine il brillamento del diedro sopra la SS 350 di Valdastico con 400 chili di esplosivo. L’operazione per completare il ripristino e la riapertura l’8 dicembre

Quattrocento chilogrammi di esplosivo al plastico, collocati attraverso lo scavo in parete di 10 fori larghi 95 millimetri e lunghi 20 metri, più una serie di perforazioni da 52 millimetri e della lunghezza di 5 metri. Al culmine di questo complesso e delicato lavoro, realizzato dai rocciatori della ditta specializzata per i disgaggi, alle 12.15 di oggi sono stati azionati i detonatori che hanno innescato la demolizione controllata del dietro di roccia da 2.000 metri cubi a rischio sopra la statale 350 di Folgaria e Valdastico all’altezza di Busatti. Un passo necessario per garantire la messa in sicurezza della strada, chiusa per la frana di sabato 4 novembre, e completare gli interventi di ripristino, funzionali alla riapertura al traffico programmata per il ponte dell’8 dicembre. Un traguardo ambizioso viste le complessità dell’intervento, come precisato durante il sopralluogo sul posto effettuato nelle settimane scorse dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. L’attività è stata coordinata dai tecnici del Servizio Opere stradali e ferroviarie della Provincia, in collaborazione con il Servizio geologico, e con la partecipazione dei vigili del fuoco volontari di Folgaria e di Lavarone, dei carabinieri e della polizia locale di Folgaria. I lavori in parete e la collocazione dell’esplosivo sono stati invece realizzati dalla ditta Pek disgaggi, una delle tre aziende incaricate assieme alla Coop Lagorai (opere stradali) e alla Mari che realizzerà le nuove barriere paramassi sul versante.
L’operazione è stata eseguita dopo attenti sopralluoghi e verifiche che hanno permesso di elaborare il piano di brillamento. Dalle valutazioni emerse non è si resa necessaria l’evacuazione in via precauzionale di edifici, fatto salvo una struttura situata nel territorio del Comune di Folgaria che risultava non abitata.
Prima e durante l’attività è stata garantita la sicurezza dell’area in collaborazione con pompieri, carabinieri e polizia locale e sono stati sorvegliati gli accessi per impedire eventuali presenze in zone di pericolo.
Si prosegue ora con gli interventi di disgaggio successivi al brillamento, i lavori di pulizia del versante e di rimozione del materiale roccioso e con le opere di ripristino della sede stradale danneggiata in più punti dalla frana del 4 novembre.