Proteste

sabato 16 Settembre, 2023

Folla per la manifestazione di Lav: «Non c’è solo Fugatti a Trento, teniamolo presente»

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Gli «orsa bus» stanno portando in città decine e decine di persone

Alla vigilia dell’apertura della caccia, gli attivisti della Lega Antivivisezione hanno organizzato una manifestazione contro «la campagna d’odio nei confronti di orsi, lupi e tutti gli animali selvatici, presi di mira da una politica incapace di favorire la convivenza». In Trentino, poi, quella per gli animali è una battaglia che si combatte da molto tempo e che, negli ultimi sei mesi si è inasprita particolarmente a causa della gestione dei grandi carnivori da parte della Provincia. Lav chiede rispetto e tutela per tutti gli animali. «A poco meno di un anno dall’insediamento dei nuovi Governo e Parlamento, la campagna d’odio scatenata nei confronti della fauna selvatica, inaugurata dal famigerato emendamento “caccia selvaggia”, sta procurando una gravissima frattura sociale che sta acuendo lo scontro fra due fazioni contrapposte» spiegano da Lav. E poi, le accuse a Trento, al presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti che, secondo gli aniamalisti «soffia sul fuoco delle legittime preoccupazioni dei cittadini per raccattare consenso elettorale». E l’Alto Adige non sarebbe tanto distante dall’atteggiamento dei vicini di casa. E lo stesso clima, fanno sapere da Lav, si respira «anche a livello nazionale dove, con il pretesto del controllo della Psa che continua indisturbata a diffondersi, il Commissario straordinario ha decretato l’uccisione di ben 612.000 cinghiali l’anno ricorrendo addirittura al supporto della Marina, dell’Aviazione e dell’Esercito. E come se non bastasse i cacciatori continuano a pretendere sempre più spazio e tempo per la loro passione sanguinaria, sostenuti da un Governo che ha da tempo gettato la maschera e, con il suo Ministro Lollobrigida, ha pubblicamente preso le difese della lobby del piombo e della morte. Cacciatori che, supportati dallo stesso Ministro, ma con l’appoggio anche dell’opposizione parlamentare, dallo scorso anno possono indisturbati entrare anche nei Parchi e nelle città.
Un quadro disastroso, la politica nazionale e locale ha instaurato un vero e proprio clima di caccia alle streghe, un nuovo far west per la fauna selvatica, dove i cittadini hanno cominciato a farsi giustizia da soli, come accaduto in Abruzzo all’orsa Amarena. E oltre al bracconaggio privato siamo costretti ad assistere anche al bracconaggio di Stato».
L’azione animalista si fa sentire anche in Trentino. Basti pensare anche solo all’ultima notizia del Tar di Trento che ha bloccato l’uccisione di F36 ordinata dal presidente Fugatti e impugnata dagli animalisti. E non era la prima volta che Tribunale amministrativo regionale fermasse l’azione degli amministratori, anche solo per chiedere maggiori dettagli e documenti che giustificassero la strada intrapresa, come la volontà di abbattere JJ4, F36 e altri esemplari. «Decine di atti amministrativi impugnati dalle associazioni animaliste e ambientaliste, sono regolarmente censurati dai Tar e dal Consiglio di Stato perché in evidente, fragoroso contrasto con le norme nazionali ed europee poste a tutela degli animali selvatici – afferma Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici – Si cancellano così – in tutto o in parte – calendari venatori, ordini di uccisione di orsi, lupi e altre specie, ma viene anche smentito il Governo nazionale quando vuole dare interpretazioni smaccatamente filo venatorie a regolamenti europei posti a tutela degli animali e degli habitat in cui gli animali vivono. È una situazione oramai insostenibile, un attacco concentrico sferrato nei confronti degli animali selvatici, responsabili solamente di avere bisogno delle risorse necessarie per vivere, proprio come noi umani. Un attacco che genera milioni di morti e feriti mentre i danni all’agricoltura continuano lo stesso ad aumentare, tutto ciò è oramai inaccettabile!».