Val di Fassa
domenica 14 Gennaio, 2024
di Davide Orsato
Una folle sceneggiata durata oltre mezzora, (qui il video) culminata in una pioggia di insulti razzisti, piovuti sull’autista (definito «polentone») come sui passeggeri, insultati perché nordafricani (cosa odiosa, il paradosso è che nessuno di loro aveva origine straniera). Il video, in queste ore sta facendo il giro dei social (diffuso dal canale Instagram «Welcom to Trento»), ma poco o nulla è stato detto della vicenda e della sua conclusione, culminata con l’intervento dei carabinieri, che hanno fatto scendere tutti i passeggeri facendoli risalire su un altro mezzo fatto arrivare appositamente. Il tutto è accaduto nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio, sulla linea Canazei – Cavalese. All’improvviso, senza una ragione apparente, un turista, che si è autodefinito romano ha cominciato a disturbare i passeggeri del mezzo. Richiamato dall’autista, lo ha aggredito verbalmente.
«Non contento – spiega il conducente a “il T” – si è messo anche a fumare». Poi se l’è presa con due persone, autodefinendosi «fascista» e insultandole per le presunte origini. «Pago le tasse – una delle sue affermazioni – ho pagato anche il vostro biglietto». I destinatari hanno replicato dicendo che il biglietto l’avevano acquistato come tutti gli altri. «A quel punto – prosegue sempre l’autista – non ho avuto altra scelta che chiamare i carabinieri e il mio responsabile di sicurezza, fermandomi all’altezza della carrozzeria El Cavalier di Predazzo: lì c’era lo spazio necessario per far scendere i passeggeri in sicurezza: sono stati fatti salire su un altro mezzo chiamato all’occorrenza».
Alla fine tutto si è concluso con un pesante disagio per i passeggeri, molti dei quali tornavano da una giornata sugli sci: tutti hanno avuto cinquanta minuti di ritardo. L’uomo che ha causato scompiglio è stato riaccompagnato dai carabinieri a Canazei e portato in caserma. Ai militari ha detto: «Ho fatto una ca…ta». Dovrà rispondere di interruzione di pubblico servizio.
Atteso per domani un comunicato della UilTrasporti, che ha raccolto la denuncia dell’uomo: «Da tempo – fa sapere il sindacato – chiediamo più controlli sui mezzi pubblici: servono anche agenti in borghese».