Il caso
venerdì 25 Novembre, 2022
di Redazione
«Andremo anche a Genova, non ci facciamo mancare niente, rispondiamo colpo su colpo. La denuncia che noi abbiamo presentato a Genova e che irrobustiremo è questa: se tu pm hai ricevuto una sentenza in cui ti viene detto di distruggere il materiale che hai sequestrato ma non puoi avere e continui a farlo girare, come è successo in una commissione parlamentare, questo secondo noi è violazione di legge. Naturalmente lo verificheranno i magistrati genovesi e lo verificherà anche il ministro della giustizia Carlo Nordio, giovedì primo dicembre, alle 15, a palazzo Madama, perché su questo punto farò un question time». Lo ha dichiarato il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, questa mattina incontrando i giornalisti prima di prendere parte all’udienza preliminare, davanti al giudice Sara Farini, nell’ambito del procedimento per le presunte irregolarità ai finanziamenti alla fondazione Open.
Nell’ambito del procedimento sono imputate 10 persone fisiche e 4 società. Oltre a Renzi, figurano tra gli imputati i parlamentari Luca Lotti e Maria Elena Boschi, l’ex presidente della fondazione Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai, che insieme a Renzi, Boschi e Lotti formavano il cosiddetto ‘Giglio magico’, Patrizio Donnini, Alfonso Toto, Riccardo Maestrelli, Carmine Ansalone, Giovanni Caruci, Pietro Di Lorenzo. I pm contestano agli indagati, a vario titolo, i reati di finanziamento illecito ai partiti, corruzione, riciclaggio, traffico di influenze. (segue)
«Oggi siamo qui per questa udienza – ha aggiunto Renzi – Avevo promesso che non ne avrei saltata mezza, compatibilmente con gli altri impegni. La mia tesi è questa: io non ho violato nessun articolo di legge, e ormai se ne stanno accorgendo tutti. Il mio comportamento è assolutamente specchiato e perfetto. Inizio a sospettare che non tutti i magistrati possano dire la stessa cosa. Ho come l’impressione che, se continua così, bisognerà verificare se qualche pm ha violato la legge. Per essere espliciti, se la Corte di Cassazione dice al pm ‘distruggi il materiale che hai sequestrato’ e il pm non lo distrugge questo è, secondo me, o eversivo o anarchico. E glielo vado a dire in faccia».
Il leader di Italia Viva ha poi sottolineato: “Ieri importante il passaggio in Corte Costituzionale, importante il passaggio del tribunale civile di Firenze che ha condannato una testata come Dagospia a risarcirci con 80mila euro. E’ il segno che la verità prima o poi arriva, il tempo è galantuomo. Bisogna aver pazienza e alla fine se uno non si arrabbia e risponde colpo su colpo, in punta di diritto, i dati arrivano”.
Infine, a chi gli chiedeva se si ritenesse perseguitato, Renzi ha risposto: “Ritengo che chi legge il mostro, se è di buon carattere si fa due risate, e invito tutti quelli che non mi vogliono bene ad andare a vedere quello che è successo, perché quello che è successo a me francamente è un inedito e sorprendente”.