Elezioni 2023
mercoledì 13 Settembre, 2023
di Donatello Baldo
Il conto alla rovescia per la presentazione delle liste è inarrestabile, non c’è molto tempo per la definizione delle formazioni elettorali, che dovranno essere presentate entro giovedì della prossima settimana. Il problema, per Fratelli d’Italia non è la carenza di candidati, perché in un partito dal vento in poppa, premiato nei sondaggi ma anche alle ultime elezioni politiche, c’è la fila per entrare. Il problema è quello della selezione, del vaglio, della valutazione attenta dei profili da inserire tra i candidati che si presenteranno, e che rappresenteranno il partito di Giorgia Meloni, alle prossime elezioni provinciali.
Nodo capolista
Molti nomi sono già stati fatti, e confermati da un messaggino partito nei giorni scorsi dal telefono del deputato e commissario trentino Alessandro Urzì. Ci sono ovviamente Francesca Gerosa e Claudio Cia. Qui ci sarà da decidere chi sarà il capolista, perché a Cia, quando sciolse il «suo» Agire per il Trentino permettendo così a Fratelli d’Italia di entrare in Consiglio provinciale, fu promessa la guida della lista. Alla quale però ambisce anche la designata alla vicepresidenza, Francesca Gerosa.
Il nodo non è però stato sciolto, e potrebbe portare ulteriori tensioni dentro un partito che in questi mesi ha già vissuto più di una fibrillazione. C’è chi pensa già a una soluzione salomonica: entrambi capolista, ma anche in questo caso si potrebbe aprire la disputa sulle precedenza: prima l’una o l’altro?
Valutazione su Conci
Sub iudice c’è l’editore del sito online La Voce del Trentino. Roberto Conci avrebbe infatti spedito ai vertici del partito, e non solo, il suo casellario giudiziario per dimostrare l’assoluta assenza di condanne. Ci sono però alcuni episodi finiti nelle aule giudiziarie che, seppur estinti e senza alcuna conseguenza dal punto di vista legale, potrebbero essere considerati in termini di opportunità politica della candidatura. Conci è stato il primo dei potenziali candidati ad uscire allo scoperto e a lanciare la sua corsa alle provinciali, investendo su manifesti e manifestini, «santini» e cartonati. La decisione romana potrebbe però spezzare il sogno di un seggio in Consiglio provinciale.
Il mutuo agevolato di Merler
Sotto osservazione anche la posizione di Andrea Merler, il leader del centrodestra a Palazzo Thun, ex candidato sindaco sconfitto da Ianeselli. Il partito dovrà esprimersi sulla vicenda del mutuo agevolato, chiesto da Merler alla Provincia che poi la stessa Provincia gli ha tolto: «Decadenza del contributo per violazione del vincolo di occupazione dell’alloggio», così recita la determina che evidenzia come Merler abbia abitato ben poco nell’appartamento pagato in parte con soldi pubblici. Il consigliere comunale si era appellato al Tar, che aveva rigettato il ricorso per mancanza di giurisdizione, indirizzandolo al Tribunale ordinario. Ma indipendentemente dall’eventuale iter, non è possibile l’elezione di un candidato che abbia contenziosi aperti con la Provincia. Insomma, l’ente gli aveva presentato un conto di oltre 50 mila euro. Ma anche se lo saldasse, o se lo avesse già saldato, potrebbe porsi comunque, anche nel suo caso, il tema dell’opportunità politica della sua presenza in lista come rappresentante di Fratelli d’Italia.
I patteggiamenti di Bezzi
Più sfumata la posizione di Giacomo Bezzi, ex deputato ed ex consigliere comunale. Di due patteggiamenti — le firme false per Forza Italia e le spese chilometriche gonfiate quand’era consigliere provinciale — ha subito fatto menzione con il partito. Patteggiamenti che, come tali, non vanno a sporcare la fedina penale.
Secchi e Coradello
Per altri motivi, non certo giudiziari, sono sul tavolo altri due nomi. Quello dell’ex sindaco di Avio Federico Secchi, nominato anche commissario straordinario di Lona Lases, che potrebbe essere escluso dalla lista perché «troppo vicino a Fugatti». L’altro nome è quello di Antonio Coradello, avvocato ed ex consigliere comunale a Trento, che potrebbe invece entrare in lista piuttosto inaspettatamente.