Trento

martedì 20 Agosto, 2024

Fratelli giocano con il fuoco e scoppia l’incendio: grande spavento e ustioni di secondo grado

di

I soccorsi sono arrivati in pochi minuti. Insieme a fratello e sorella c'era un altro giovanissimo, illeso

L’appartamento invaso dalle fiamme. E i due, un ragazzino di tredici anni e la sorellina di otto che non sapevano assolutamente che fare ma che, fortunatamente, hanno avuto la prontezza di uscire e mettersi in salvo. Si è sfiorato il dramma, ieri all’ora di pranzo, attorno alle 13.30, in via Matteotti, zona San Pio X. A rischiare due giovanissimi, oltre a un compagno di giochi (illeso) che si trovava con loro. È la paura di ogni genitore: i bambini che si mettono, letteralmente, a «giocare con il fuoco». È scoppiato un incendio che, in uno dei condomini più grandi della città, ha rischiato, paradossalmente, di passare quasi inosservato. Ad accorgersi sono stati dei vicini: hanno notato, al secondo piano, delle fiamme che si notavano da una finestra e hanno subito chiamato il 112. Sono intervenuti i vigili del fuoco permanenti di Trento, con un’autobotte, un’autoscala e un mezzo di servizio. L’incendio è stato domato rapidamente: una volta entrati, hanno trovato del mobilio in fiamme, su cui hanno diretto il getto. Nel frattempo, l’allarme si era diffuso per tutto lo stabile, anche perché i condomini avevano sentito un’esplosione. Era quella di una finestra, andata a pezzi: nessuno, in quel momento, era nelle vicinanze. A causa del rumore è girata a lungo la voce che fosse scoppiata una bombola, voce smentita dai vigili del fuoco.
Ustioni di secondo grado
Fratello e sorella sono stati presi in carico dall’ambulanza. Per la più piccola solo tanto spavento, per il ragazzo, invece, ferite di una certa gravità. Portato in pronto soccorso, gli sono state diagnosticate ustioni di primo e secondo grado su parte del corpo. «Si vedeva chiaramente — spiega uno dei condomini — che si era bruciato le mani, c’è stata molta preoccupazione». Per quanto bisognoso di cure, si tratta di ustioni da cui potrà guarire in qualche settimana, anche se servirà molta pazienza.
A fuoco il divano
I pompieri impegnati sul luogo dell’incendio hanno lavorato a lungo per le operazioni di bonifica. Sembra che a prendere fuoco, inizialmente, sia stato il divano. Fratello, sorella e il terzo amico presente stavano giocando con qualcosa di infiammabile: delle candele, avrebbero raccontato. Da qui le fiamme si sono diffuse al resto della stanza, interessando un armadio. Il tutto è avvenuto in quella che è la cameretta dei bambini, invasa ben presto dal fumo. Crollato anche l’intonaco del soffitto.
Evacuati 20 appartamenti
L’allarme, intanto, si è diffuso in tutto il condominio. Senza farsi prendere dal panico, gli inquilini di una ventina di appartamenti, sono usciti di casa, in alcuni casi anche con il proprio gatto nel trasportino: il timore era quello che fossero necessarie diverse ore per rientrare. Le cose sono andate diversamente. Già poco prima delle 15, i vigili del fuoco hanno dichiarato che «non c’era nessun pericolo». La raccomandazione del caposquadra, Matteo Michelotti, è stata solo quella «di evitare di entrare e uscire ripetutamente» per consentire ai vigili del fuoco di andare avanti con il loro lavoro. Nessun danno alla struttura: solo l’appartamento interessato dall’incendio resta momentaneamente inagibile ma, al netto dell’arredamento distrutto, potrebbe tornare occupabile già dopo la bonifica dal fumo.
Sistemazione temporanea
A quel punto, il problema è stato quello di trovare una sistemazione per i due bambini e la loro madre. Quest’ultima è stata rintracciata a stretto giro, avrebbe affermato di essersi assentata solo per un breve periodo di tempo. Si sono attivati i servizi sociali del Comune, dal momento che la mamma ha affermato di non avere nessun posto dove andare, né parenti pronti ad accoglierla. «L’area welfare — fa sapere l’assessore Alberto Pedrotti — si è occupata del caso e ha trovato un alloggio temporaneo presso un albergo del centro storico». Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Mattarello e la polizia locale Trento – Monte Bondone per operazioni di supporto al traffico. Off limits il cortile interno, mentre non si è rivelata necessaria la chiusura di altre strade.