la sentenza

venerdì 9 Giugno, 2023

Fridays for Future, tre attivisti condannati dal Tribunale di Trento: dovranno pagare 40mila euro

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I fatti risalgono al 22 ottobre 2021 quando alcuni esponenti del movimento hanno preso parte alla tavola rotonda sul tema della giustizia ambientale al liceo artistico Vittoria

40 mila euro per aver partecipato ad un’assemblea. Questa la richiesta del Tribunale di Trento a tre attivisti che hanno partecipato ad una manifestazione sul clima all’interno del liceo artistico Vittoria. Il 22 ottobre 2021, durante lo sciopero globale di Fridays For Future, milioni di persone sono scese in piazza in tutto il mondo contro i responsabili del saccheggio delle risorse del pianeta e per chiedere soluzioni reali alla crisi climatica in atto.

A Trento, quel giorno, all’interno del cortile del liceo di via Zambra, decine di studenti e studentesse hanno animato una tavola rotonda sul tema della giustizia ambientale. Al tentativo di coinvolgere nella discussione i propri compagni e compagne, un ingente dispiegamento di forze dell’ordine ha sbarrato l’accesso all’edificio, impedendo agli stessi studenti e studentesse di entrare. Lo schieramento di polizia è stato richiesto dalla dirigente della scuola che, susseguentemente, ha esposto denuncia. Dopo due anni, tre attivisti dovranno rispondere delle accuse di invasione di edificio e interruzione di pubblico servizio. Secondo Fridays For Future «una scelta repressiva mirata e una ritorsione politica esemplare che vuole far da monito a chiunque tenti di organizzarsi dal basso per cambiare lo stato attuale delle cose». Il movimento ha già presentato ricorso, per il quale è attesa una risposta da parte del Tribunale venerdì 23 giugno alle ore 10.00.

«Per l’occasione, -concludono – ci ritroveremo in presidio davanti al tribunale. La crisi climatica esiste, ma vogliono costringerci a lasciarla fuori dalle scuole, da quei luoghi che dovrebbero infondere saperi e sviluppare il giudizio critico delle nuove generazioni, nonché fornire quegli strumenti necessari per affrontare la sfida più importante del futuro. Opponiamoci a chi, a suon di misure repressive, vuole zittire e annichilire i movimenti ambientali e sociali».