LGBTI+
domenica 5 Febbraio, 2023
di Donatello Baldo
«Presidente Fugatti, il prossimo 3 giugno tornerà a Trento il Dolomiti Pride. Concederà il patrocinio della Provincia di Trento?». Risposta laconica e tranchant di Maurizio Fugatti: «No».
«Era scontato — afferma il presidente di Arcigay del Trentino Shamar Droghetti — ma noi invieremo la richiesta ala Provincia ugualmente. Così magari scriverà perché no, spiegando perché un’amministrazione non debba sostenere idealmente una manifestazione che parla di diritti, uguaglianza, accoglienza e che lotta contro le discriminazioni». E aggiunge: «Peccato, perché si è persa l’occasione per dimostrare che non per forza la destra dev’essere omofoba e transfobica. Ma vista la politica adottata dalla giunta Fugatti in questi anni sul tema dei diritti c’era da aspettarselo».
Per gli organizzatori è motivo di orgoglio avere al fianco le istituzioni. Il sindaco di Trento ha già detto che sosterrà l’iniziativa e che parteciperà alla manifestazione del prossimo giugno: «Siamo contenti, ma la legittimazione del Dolomiti Pride è arrivata nel 2018 e arriverà quest’anno dalle tante persone che saranno in piazza con noi».
Shamar Droghetti spende parole di apprezzamento anche per l’ex governatore Ugo Rossi, che ieri su queste pagine ammetteva l’errore di non aver concesso il patrocinio quando al posto di Fugatti c’era lui: «Abbiamo molto apprezzato le sue parole, non è sempre facile. Il prossimo 3 giugno l’ex governatore sarà il benvenuto».
Rossi, affermano alcuni osservatori, ha «pagato» il suo no al patrocinio del 2018 con la mancata riconferma, nel senso che la sua decisione ha pesato sull’opinione di molti del Pd che hanno posto in dubbio la sua ricandidatura. Ora, quindi, è la scelta del sindaco di Rovereto Francesco Valduga ad essere attenzionata. Che cinque anni fa, seppur richiesto ufficialmente, negò come Rossi il sostegno ufficiale all’iniziativa. Cosa farà quest’anno, in odore di candidatura alle provinciali?
il caso
di Redazione
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader. Salvini gli fa eco: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani».