L'annuncio

sabato 18 Marzo, 2023

Fugatti dichiara guerra alle «moto – bolide»

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Con la primavera, tornano i motociclisti da fuori provincia: «Telelaser e autovelox per fermare le corse»

«Scrivetelo pure, Fugatti fa la guerra ai motociclisti, quelli che vengono in Trentino per correre sulle strade». Il governatore guarda la statistica, «che mette in evidenza come ad ogni inizio della bella stagione gli incidenti delle due ruote aumentano, incidenti anche mortali», come quello avvenuto sabato scorso ad Ala: «Sulla Statale 12, una strada che conosco perché ci abito — dice Fugatti — una strada che dalla chiusa di Volargne fino ad Ala è chiamata dai motociclista “La pista”, fatta ovviamente a grande velocità. E su quella strada, in tante strade del Trentino, le croci non si contano più».

Fugatti vorrebbe che quella statistica di primavera invertisse la rotta, e spiega come da tempo la sua giunta abbia voluto intervenire in tal senso, posizionando anche limitazioni ad hoc per le due ruote: «I 60 chilometri all’ora sul Monte Bondone, sulla strada per Garniga, per il Monte Bado, sulla Statale 240 di Loppio, sul tonale e Mendola, del Manghen e Folgaria. Limitazioni apposite per cercare di tutelare la sicurezza loro ma anche di quelli che posso essere messi in pericolo, altre moto, auto, bici, pedoni».
La lotta al motociclista indisciplinato si concentra su quello veneto e lombardo, sopratutto: «D’accordo con il commissario del Governo e con il questore saranno fatti dei controlli ad hoc sulle strade trentine, a partire da questo fine settimana, con particolare attenzione alle tratte di accesso dalle regioni limitrofe. Ci sarà dunque un controllo importante che continuerà nelle prossime settimana settimane e che si sommerà ai controlli che vengono normalmente effettuati anche dalle polizie locali».
Per il governatore questo è il modo giusto per «garantire il più possibile la sicurezza»: «Io dico — sottolinea — la sicurezza di chi viaggia tranquillamente sulle strade del Trentino. Quindi voglio ringraziare di questo approccio che hanno avuto le Forze dell’ordine dopo questa interlocuzione».

A dimostrazione dell’impegno della Questura, interviene anche il dirigente della Polizia stradale Franco Fabbri: «Metteremo in atto servizi dedicati, avremo pattuglie con autovelox e telelaser, anche se sappiamo tutti che in una triste guerra tra poveri c’è chi lampeggia per avvisare della nostra presenza, vanificando così lo stesso controllo a beneficio dei soliti furbi». E spiega: «È la velocità che crea il pericolo. Perché è bello uscire — ammette — ma non si deve mai dimenticare un principio fondamentale, quello del rispetto per se stessi e per gli altri. Un senso civico che va sempre considerato, che alla base di tutti i comportamenti. Perché la strada p di tutti». E l’appello: «Divertitevi in questo territorio fantastico che è il Trentino, ma con prudenza, senza correre per arrivare un minuto prima, senza correre per gareggiare sulla strada, perché poi si possono creare situazioni di dolore per tutti». E così il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgo Valsugana Alfredo Carugno: «Noi già da tempo mettiamo in atto dei servizi in autonomia per quanto riguarda la sicurezza stradale, in particolare per la Valsugana anche sui passi di montagna». Il comandante dei Carabinieri, come il collega della Stradale, sottolinea l’impegno sul trema della sicurezza: «C’è molta attenzione a chi corre sulle strade, e molto impegno affinché siano rispettati i limiti di velocità. Le due ruote — ricorda Carugno — sono molto pericolose, è gioco di polso guidarle ed è immediato prendere velocità; ma allo stesso tempo molto più difficile frenare». E anche da parte sua un appello: «Deve passare un concetto chiaro e semplice: dall’altra parte, sulla strada, c’è sempre una vita, e dopo una curva ci si potrebbe incontrare una famiglia intera che deve poter viaggiare in tranquillità».