La visita
venerdì 17 Febbraio, 2023
di Redazione
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, insieme all’assessore alla salute Stefania Segnana, hanno fatto visita all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. Quella nel capoluogo di Rovereto è la quinta tappa, dopo Cles, Borgo, Arco e Tione, di un giro di ricognizione che i membri della giunta provinciale stanno compiendo nel sistema ospedaliero provinciale. Le visite, che hanno preso il via lo scorso novembre da Arco, avranno Trento come tappa conclusiva. Ad accogliere il presidente Fugatti e l’assessore Segnana nell’aula magna dell’ospedale è stato il consiglio di direzione dell’Apss al completo, con il direttore generale Antonio Ferro, il direttore sanitario Giuliano Mariotti, il direttore amministrativo Sara Girardi e il direttore per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi, assieme al direttore dell’ospedale Michele Sommavilla. Presenti anche i direttori di unità operativa, i coordinatori delle professioni sanitarie, i rappresentanti del territorio e dell’area amministrativa.
L’incontro al Santa Maria del Carmine, oltre che momento di confronto tra rappresentanti della politica e operatori della sanità, è stata anche l’occasione per annunciare ufficialmente il prossimo passaggio di consegne: l’avvicendamento dell’attuale direttore Michele Sommavilla, che assumerà a breve l’incarico di direttore del Santa Chiara di Trento, con la dottoressa Camilla Mattiuzzi che andrà a ricoprire l’incarico a Rovereto, dopo aver svolto il ruolo di dirigente del Servizio governance clinica dell’Apss.
«Quando abbiamo iniziato questo momento di confronto nei vari ospedali del Trentino, la prima intenzione era quella di incontrarvi per un confronto aperto, di raccogliere le vostre voci e conoscere le problematiche di questo momento, che possono appartenere alla sanità nazionale oppure essere proprie della sanità del Trentino, – ha dichiarato il presidente Fugatti – difficoltà tipiche come quelle del periodo post Covid o i problemi nel reperire il personale. Siamo qui per raccogliere le criticità – ha continuato Fugatti – ma anche gli aspetti positivi, perché siamo certi che ci sono anche molte eccellenze nella sanità trentina, come è emerso nei confronti avuti negli altri ospedali. Mi basta ricordare il modo esemplare in cui la sanità trentina ha saputo affrontare il duro periodo del Covid, reggendosi sulle proprie gambe, e di questo sono certo che la comunità sia del tutto consapevole».
L’assessore Segnana nel ringraziare i presenti per aver partecipato numerosi, ha evidenziato: «Il giro che stiamo compiendo sul territorio è stato pensato per ascoltare le varie professionalità che operano nel mondo della sanità, per capire quali siano le problematiche e le difficoltà che incontrano quotidianamente, e capire quali opportunità e quali soluzioni, come Giunta, possiamo mettere in campo per affrontare e risolvere eventuali criticità. Sono stati fino ad ora incontri molto proficui e costruttivi che porranno le basi della nostra programmazione futura».
«L’importanza dell’incontro di oggi, sollecitato dall’Assessorato e dalla Presidenza, – ha detto Antonio Ferro – è evidenziata dalla presenza, per la prima volta, di tutta la direzione strategica, che è qui fondamentalmente per ascoltare le voci dei professionisti e per dimostrare l’attenzione della direzione nei confronti dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto e più in generale del territorio afferente al Distretto sud». Il direttore Ferro inoltre in riferimento ad alcuni temi contrattuali in sospeso ha dato rassicurazione che sono ormai in fase conclusiva grazie alla volontà di intesa espressa dall’Assessorato, dalla direzione di Apss e dalle organizzazioni sindacali.
Nel corso del suo intervento il dottor Sommavilla ha tracciato un quadro consuntivo degli ultimi quattro anni, osservando come il numero delle professionalità sia rimasto sostanzialmente invariato, e soffermandosi sulle numerose iniziative di miglioramento sia in atto sia in via di progettazione. «Abbiamo tenuto botta – ha affermato Sommavilla – nel senso che medici e infermieri sono aumentati, così come gli oss, le ostetriche sono rimaste stabili e anche i tecnici di laboratorio. L’unica flessione riguarda i tecnici di radiologia ma questo è un male comune che affligge tutta la provincia. Posso affermare quindi che l’ospedale di Rovereto non ha subìto cali sostanziali per quanto riguarda il personale». Un caloroso applauso dei presenti ha segnato infine il momento di congedo del futuro direttore del Santa Chiara dai suoi colleghi.
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