Mobilità
lunedì 12 Dicembre, 2022
di Redazione
Notizie importanti oggi dal Ministero dei Trasporti che, in relazione all’istanza presentata dalla Provincia di Trento ha ufficializzato alla conferenza delle Regioni lo schema di decreto che ripartisce le risorse stesse tra le province di Trento e di Bolzano nella misura di 37 milioni e 500 mila euro ciascuna.
Come si ricorderà, la Provincia, ai sensi dell’articolo 33 bis del decreto legge 23 del 2022, aveva presentato la documentazione approvata con deliberazione della Giunta datata 31 agosto 2022. Si tratta dei fondi destinati all’impianto di trasporto collettivo tra la città di Trento ed il Monte Bondone, lotto 1 Trento Sardagna.
A dare rilievo a questo passaggio amministrativo è il fatto che la proposta di schema è sottoscritta dal direttore generale del dipartimento per la mobilità sostenibile del Ministero dei Trasporti. Ora, dopo il passaggio in Conferenza Unificata per l’intesa, si attende a breve il decreto ministeriale di riparto.
«È una tappa rilevante – commenta l’assessore provinciale al turismo, artigianato, commercio e sport, Roberto Failoni – perché sancisce il grande lavoro fatto durante l’estate per rispondere in tempo alla disponibilità dei finanziamenti statali con un piano di fattibilità congruo e da anni atteso per la realizzazione di una infrastruttura di mobilità alternativa tra Trento e la sua montagna. Naturalmente, dopo il decreto, inizierà un fitto lavoro di concertazione con l’amministrazione comunale che vedrà la Provincia impegnata a emettere una manifestazione di interesse per ricevere proposte di partenariato relative all’intera tratta ipotizzata da Trento a Vason».
«Siamo molto soddisfatti – aggiunge l’assessore comunale alla Transizione ecologica, Ezio Facchin – per il buon esito dell’istruttoria, che rappresenta un passo avanti decisivo verso la concretizzazione del collegamento funiviario tra la città e il Monte Bondone. Ora rimaniamo in attesa del decreto, che consentirà a Trento di avviare finalmente la realizzazione di un sogno accarezzato da decenni».
Il progetto prevede anche una tratta urbana tra sinistra e destra Adige verso l’area Italcementi luogo di partenza più importante ma al tempo stesso anche crocevia di una molteplicità di funzioni che lì sono previste.
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