Il blitz
venerdì 26 Gennaio, 2024
di Redazione
Tutto è partito da alcuni colpi in danno di private abitazioni messi a segno nell’ ultimo periodo a Cavalese e Ville di Fiemme, che avevano destato allarme sociale tra la cittadinanza.
Fatti che non sono sfuggiti ai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cavalese, che nel corso di una perquisizione domiciliare scattata ad inizio settimana, hanno rinvenuto tutta una serie di beni, ritenuti di provenienza furtiva per i quali il «padrone di casa», un trentenne straniero ma radicato da anni in valle, non ha saputo dare spiegazioni plausibili circa la loro presenza.
Banconote di vecchio conio, monete e francobolli da collezione, medaglie, onorificenze di guerra che nulla hanno a che vedere con la sua personalità venivano rinvenute tra la mobilia dell’appartamento oggetto delle verifiche. Ancora collane, orecchini, braccialetti ed anelli, venivano rinvenuti all’interno di un vaso di nutella «sporco», nascosto dentro il cesto dell’immondizia della cucina, metodologie di occultamento che, secondo gli operatori non lasciavano dubbi circa loro illecita provenienza.
Al momento, il risultato del blitz condotto dai militari del nucleo operativo e della stazione di Cavalese avrebbe consentito di certificare le presunte responsabilità del trentenne, per almeno due incursioni predatorie perpetrate tra Cavalese e Ville di Fiemme per le quali lo stesso è stato deferito alla magistratura trentina.
Allo stato le attività sono incentrate sull’analisi delle denunce di furto raccolte e sul rintraccio dei legittimi proprietari dei beni rinvenuti: i carabinieri hanno a disposizione delle foto per l’eventuale riconoscimento degli oggetti rubati.
I carabinieri della compagnia di Cavalese non escludono nuovi sviluppi dalle indagini.
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di Redazione
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