i controlli
venerdì 8 Novembre, 2024
di Redazione
I Finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti ed hanno sequestrato 60 grammi di cocaina, denaro contante per 6.800,00 euro, un bilancino elettronico di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi di stupefacente, nonché tre monopattini elettrici utilizzati come mezzi per la consegna della droga.
L’operazione è partita dopo le segnalazioni di alcuni residenti nel quartiere Gardolo di Trento, che lamentavano un preoccupante “via vai” di persone nei pressi di alcuni stabili, soprattutto in orario serale.
Durante il servizio di osservazione, gli agenti si sono concentrati su un giovane, il quale, a bordo di un monopattino, è stato visto più volte transitare nella zona monitorata nonché entrare ed uscire da un palazzo.
Dopo averlo fermato per l’identificazione, notato anche il forte stato di agitazione del ragazzo, i militari della Guardia di Finanza lo hanno perquisito, rinvenendogli addosso 3 dosi di cocaina.
Con l’ausilio dei cani antidroga, le ricerche di altra sostanza stupefacente eventualmente detenuta venivano estese anche all’interno di un appartamento che il sospettato aveva preso in affitto nello stabile.
Nell’abitazione era presente un secondo ragazzo, fratello del primo, in quel momento impegnato nel confezionamento di ulteriori dosi di cocaina in “palline” pronte per essere spacciate.
Al termine della perquisizione veniva quindi sequestrato un quantitativo complessivo di 60 grammi di cocaina (per un totale di 25 dosi più altra parte non ancora suddivisa). Un quantitativo che, immesso sul mercato, avrebbe fruttato un profitto illecito di diverse decine di migliaia di euro. Rinvenuto anche materiale vario per il confezionamento, denaro contante per 6.800,00 euro nonché 3 monopattini elettrici utilizzati per l’illecita attività di cessione di sostanze stupefacenti.
I due responsabili, dell’età di 24 e 22 anni di origine tunisina, entrambi in attesa di una definizione della loro presenza all’interno del territorio nazionale, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Trento.