La guerra in Medioriente
giovedì 9 Novembre, 2023
di Redazione
Spiraglio di tregua tra Hamas e Israele nella guerra che dura dal 7 ottobre scorso. Sul tavolo delle trattative il rilascio di una dozzina di ostaggi israeliani per due o tre giorni di tregua umanitaria. Intanto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha paragonato il numero di bambini uccisi a Gaza con il bilancio dei conflitti nel mondo di cui dà conto ogni anno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «Ogni anno, il numero più alto di uccisioni di bambini da parte di qualsiasi attore in tutti i conflitti a cui assistiamo è al massimo di centinaia», ha detto Guterres a Reuters Next. «In pochi giorni a Gaza abbiamo migliaia e migliaia di bambini uccisi, il che significa che c’è anche qualcosa di chiaramente sbagliato nel modo in cui vengono condotte le operazioni militari», ha sottolineato.
Al momento si parla di 10.569 palestinesi uccisi. «Ci sono violazioni da parte di Hamas quando usa scudi umani. Ma quando si guarda il numero di civili che sono stati uccisi durante le operazioni militari, c’è qualcosa che è chiaramente sbagliato» ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a Reuters Next, come si legge sul sito dell’agenzia. «È anche importante far capire a Israele – ha aggiunto – che è contro i suoi interessi vedere ogni giorno la terribile immagine dei drammatici bisogni umanitari del popolo palestinese. Ciò non aiuta Israele in relazione all’opinione pubblica globale».
Intanto 11 palestinesi sono stati feriti in scontri con l’esercito israeliano vicino Betlemme in Cisgiordania. Lo ha fatto l’agenzia Wafa secondo cui gli scontri sono cominciati nel corso di un’incursione dell’esercito nell’area della città. I capi di Stato e di governo al G7 hanno detto che Israele ha diritto a difendersi, ma secondo le norme, mentre il Segretario di Stato Usa Blinken Blinken ha detto che Israele non deve rioccupare Gaza.
«Gaza non può essere un rifugio per i terroristi e non può essere governata dalle organizzazioni terroristiche – ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all’Eurocamera di quelle che considera le sue priorità per un piano politico successivo alla guerra in Medio Oriente -. Ci deve essere un’unica autorità palestinese. Non ci deve essere alcuna presenza di lungo termine di Israele per la sicurezza di Gaza, il territorio di Gaza non può essere amputato o ridotto. Allo stesso tempo non ci può essere uno sfollamento forzato».