spettacoli
lunedì 21 Ottobre, 2024
di Redazione
«Femminile Plurale» è il titolo della rassegna teatrale proposta da Cassa Centrale Banca e Allitude, ideata con il Teatro delle Quisquilie di Trento. Una collaborazione nata con il desiderio di promuovere la cultura dell’inclusione in azienda e tra la popolazione, realizzando quattro serate dedicate ai temi della parità di genere. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
Diversi gli appuntamenti da segnare a calendario che, attraverso le voci delle protagoniste, racconteranno storie di donne viste da diverse angolazioni:
Un’iniziativa che rafforza ulteriormente l’impegno del Gruppo nel favorire la promozione della parità di genere, invitando a riflettere sull’importanza di tematiche quali diversità e inclusione. Un impegno concreto che ha permesso a Cassa Centrale Banca di ottenere la certificazione per la parità di genere e che il Gruppo vuole condividere con le comunità di cui è espressione.
Questa sera al Teatro San Marco di Trento alle 21 andrà in scena «Figlie dell’epoca, donne di pace in tempo di guerra», un monologo che mette al centro del suo racconto un fatto sconosciuto della storia del primo conflitto mondiale: il Congresso internazionale delle Donne tenutosi all’Aja, il 28 aprile 1915. Attraversando i confini di un continente in guerra 1.136 donne pacifiste provenienti da tutta Europa e dall’America si riunirono per cercare insieme la strada per una pace possibile.
Roberta Biagiarelli diventa un ponte tra le donne di ieri e quelle di oggi, mette a confronto le sue esperienze di donna e attrice impegnata a raccontare da la guerra dei Balcani, con quelle donne che si opposero al primo conflitto mondiale, donne con biografie esemplari, poco note al grande pubblico, come ad esempio: Jane Addams, pacifista, femminista e premio Nobel per la Pace nel 1931; Rosa Genoni, stilista milanese e unica italiana presente all’Aja; Margherita Parodi Kaiser, la sola crocerossina medaglia di bronzo al valore sepolta fra i 100.000 soldati nel Sacrario di Redipuglia.
Uno spettacolo di genere e di pace, per mettere al centro con sapienza e tenacia l’urgente cambio di passo e di sguardo, la necessità del protagonismo politico delle donne.
Un progetto che in questo tempo buio si attualizza, caricandosi di nuove ansie e responsabilità: vedere tornare in Europa dopo l’ultimo conflitto nei Balcani le stesse dinamiche di violenza e crudeltà sulla popolazione civile.