La storia
martedì 26 Dicembre, 2023
di Simone Casciano
George ha un sorriso grande come il sole dell’Africa, ma quando è il momento di fare la foto lo copre con una mascherina e solleva il cappuccio della sua felpa. È troppo vivo il ricordo delle ferite vissute sulla propria pelle in Nigeria, per lasciarsi fotografare a cuor leggero. Quel sorriso però si accende di nuovo quando parla dei suoi quadri. Si perché George Itodo, un ragazzo nigeriano di 28 anni, è un’artista, oltre che un cuoco provetto. Da quanto, quattro mesi fa, è arrivato alla residenza Fersina in via al Desert a Trento gli operatori della cooperativa Kaleidoscopio hanno incoraggiato subito questa sua inclinazione. E ora lui mostra con orgoglio le foto delle tele che ha realizzato e dei murales con cui ha decorato le sale della Fersina. Un trionfo di colori accesi e caldi, forme e linee in cui l’immaginario africano si unisce a quello del Trentino.
Ogni tratto sembra raccontare un pezzo della sua storia. «Sono arrivato in Trentino un anno fa, i primi mesi li ho passati per strada poi per fortuna sono stato accolto alla Fersina e da quando sono qui sono stato accolto benissimo, gli operatori mi hanno aiutato tanto – racconta George Itodo – Sono dovuto andare via dalla Nigeria perché degli uomini, che avevano ucciso mio padre, ce l’avevano con la mia famiglia. Ho dovuto lasciare l’università e il mio lavoro. Avevo una bella vita in Nigeria, sono un’artista, lavoravo e studiavo, ma per me era impossibile rimanere lì. E dopo aver fatto alcune ricerche, ho deciso che l’Italia era il posto giusto dove andare». Ora George lavora a Spini di Gardolo in magazzino. «Guido il muletto, mi piace e grazie ai colleghi poco a poco imparo anche l’italiano». Il suo sogno però è un altro e per realizzarlo, con i primi soldi risparmiati, ha comprato un tablet con cui lavorare. «Sono un’artista, mi piace dipingere e fare lavori grafici – dice George – Lancio un appello a tutti gli interessati: scuole, comuni ed enti. Se qualcuno vuole farmi realizzare un murales io ci sono, ma sto cercando lavoro anche come graphic designer». George Itodo sa però che quella dell’artista è una strada lunga e allora intanto lavora anche al suo piano B. «Ho fatto richiesta di poter partecipare a gennaio al corso Hccp». Il giovane infatti è un’artista a 360 gradi, anche in cucina. «Mi piace cucinare e prepare piatti belli e buoni, mi piacerebbe lavorare in cucina». L’altra speranza di George è quella di trovare casa presto, grazie al lavori i soldi non sono un problema. «So che tante persone non vogliono affittare agli stranieri, chiedo loro di fidarsi».
Intanto George Itodo si prepara a vivere il suo primo natale trentino alla residenza Fersina. Gli operatori hanno organizzato un pranzo comune tra tutti gli ospiti. Sarà per molti il primo contatto con una tradizione prevalentemente occidentale. Non è così per George, cristiano. «Non c’è la neve ma si sente comunque di più qui il clima di Natale – conclude George Itodo – E poi ci sono le montagne che sono bellissime. In Nigeria facevo spesso escursioni in montagna e vorrei iniziare ad andare anche qui».
l'incidente
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