crisi politica
lunedì 16 Dicembre, 2024
di Redazione
Il Bundestag ha votato contro la richiesta di fiducia da parte del cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Nella votazione di fiducia 394 deputati hanno votato contro Scholz, 207 a favore mentre si sono astenuti 116 parlamentari. Perché Scholz conservasse la fiducia sarebbero stati necessari 367 voti.
Come spiegato dallo stesso Scholz, la richiesta del voto di fiducia, arrivata a seguito della rottura della coalizione di governo tra Spd, Verdi e Fdp dopo il licenziamento del ministro delle Finanze, Christian Lindner (Fdp), è arrivata per poter “consentire nuove elezioni”.
Il voto anticipato, dopo lo scioglimento del Bundestag da parte del Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Frank-Walter Steinmeier, si terrà il prossimo 23 febbraio.
I precedenti nella storia della Germania
Prima di Scholz, nella storia della Repubblica federale tedesca è successo cinque volte che un cancelliere ricorresse al voto di fiducia. In tre occasioni ha portato a nuove elezioni. Nel 1982, Helmut Schmidt, esponente dei socialdemocratici dell’Spd, utilizzò il voto di fiducia per calmare una crisi di coalizione (ma perse un voto di sfiducia costruttivo lo stesso anno). Gerhard Schröder, anche lui membro dell’Spd, ricorse al voto di fiducia nel 2001 per ottenere l’approvazione del controverso dispiegamento della Bundeswehr in Afghanistan. Nel 1972 fu lo storico cancelliere Willy Brandt (Spd) a passare per il voto di fiducia dopo la crisi della coalizione, mentre nel 1982 toccò a Helmut Kohl (Cdu) e nel 2005 fu ancora il turno di Schröder. I primi due riuscirono a rafforzare le loro coalizioni in questo modo, ma la mossa di Schröder non funzionò. La sua Spd perse le successive elezioni federali e fu sostituito da Angela Merkel.