I dati

mercoledì 23 Ottobre, 2024

Ghiacciai del Trentino: dopo l’estate persi tra i due e i tre metri di copertura per il grande caldo

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Presentati i primi dati del monitoraggio effettuato da Provincia, Sat e Muse su Careser e Adamello - Mandrone

Continua la sofferenza dei ghiacciai del Trentino, che questa estate hanno perso altri metri di superficie a causa del grande caldo. Lo confermano i primi dati pubblicati dalla Provincia sul monitoraggio dei ghiaccia dell’Adamello-Mandrone e del Careser. Nel corso del periodo estivo-autunnale, su alcuni ghiacciai nel territorio della Provincia autonoma di Trento, sono state fatte – dall’Ufficio Previsioni e Pianificazione della Provincia autonoma di Trento assieme alla Commissione Glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini e al Muse e con la collaborazione del Servizio Glaciologico Lombardo e dell’Università degli Studi di Padova – le misure di bilancio di massa annuale.
Ecco la situazione fotografata dalle prime stime.

Careser
Durante la campagna di misure relativa al ghiacciaio del Careser si è riscontrata la presenza di copertura di neve recente irregolare ed una sottile banda di neve residua a ridosso della cresta sud orientale per uno spessore massimo di 45 centimetri. Le misure effettuate evidenziano delle perdite di spessore del ghiacciaio, rispetto all’anno 2023, comprese tra 70 e 330 cm, con una perdita media di 190 cm.

Adamello – Mandrone
Per quanto riguarda il ghiacciaio dell’Adamello-Mandrone, presso la fronte, a 2700 m di quota, sono state misurate fusioni di poco più di 3 metri di ghiaccio. Le perdite di ghiaccio si sono registrate fino a 3050-3100 m di quota. La neve dello scorso inverno è così rimasta soltanto alla quote più elevate, ossia su buona parte del Pian di Neve e del Dosson di Genova, ma su una superficie insufficiente a garantire un bilancio di massa in pareggio.