Comunali

mercoledì 8 Gennaio, 2025

Giacca candidato sindaco, il centrodestra: «All’80% dice di sì»

di

Il patron del Calcio Trento potrebbe sciogliere la riserva a breve. Voci dalla coalizione: «È questione di ore»

Il tempo sta per scadere, e forse si è trascinata fin troppo l’attesa di un sì o di un no da parte di Mauro Giacca, l’imprenditore patron del Calcio Trento che il centrodestra vorrebbe tanto come candidato sindaco del capoluogo alle prossime elezioni comunali (4 maggio). «Ci sta ancora pensando — assicura più di un esponente della coalizione che si contrappone al sindaco uscente Franco Ianeselli — ed è questione di giorni». Qualcuno è ancor più ottimista: «Forse è questione di ore». Quindi anche oggi potrebbe arrivare la notizia. Ma quale? Accetterà oppure rifiuterà l’offerta di rappresentare il centrodestra nella campagna elettorale? Questo è il dilemma, ma anche in questo caso prevalgono gli ottimisti.
«Sta ancora valutando». Ma ormai, da quando il T aveva anticipato la notizia dell’ipotesi Giacca come candidato sindaco del centrodestra, sono passati più di due mesi, era il primo novembre. «Deve valutare i pro e i contro. Sa bene che se diventa sindaco deve lasciare il club gialloblù, a cui tiene molto». E questo si sapeva. «Poi deve capire come fare con la sua azienda, ha molti dipendenti. Anche se in questo caso — dicono sempre i più informati — la continuerebbe a guidare lui, perché non ha appalti con le amministrazioni locali». Ma cosa dice, è più propenso al sì o al no? «Non ha detto sì, ma non ha nemmeno detto no».
Ed è qui che nel centrodestra c’è chi è pronto a scommettere. Se fino a poche settimane fa la media delle puntate dava un prudenziale 50-50, ora si sale: c’è ottimismo. «A questo punto dice di sì, all’ottanta per cento dice di sì».
Si tratta dunque di aspettare. Ma si scopre che l’ottimismo è più che altro una speranza. Un no, infatti, sarebbe deleterio. «Dopo tutto questo tempo, sarebbe un problema», ammettono nel centrodestra. Anche perché tutti, dal Patt alla Lega, passando da Fratelli d’Italia, hanno definito Giacca «il miglior candidato», quello che potrebbe vincere, o perlomeno portare per la prima volta il sindaco di centrosinistra al ballottaggio, cosa che non si è mai verificata da quando è in vigore la legge con l’elezione diretta del sindaco.
«Si è atteso troppo. Qualunque scelta alternativa — ammettono i notabili della coalizione di Trento, che sono poi gli stessi della coalizione provinciale — sarebbe letta come una seconda scelta. Un ripiego». E a questo punto il candidato-sostituto partirebbe già in svantaggio. E sarebbe pure un déjà vu, perché l’ultimo candidato sindaco del centrodestra, Andrea Merler, era anche lui una seconda scelta, arrivato in extremis dopo il passo indietro di Alessandro Baracetti. Il centrodestra, ovviamente, non si limita ad aspettare o, peggio, a sperare. Si sta muovendo, sembra, anche ai piani alti. E il pressing è continuo. E anche il governatore Fugatti sarebbe in campo per convincere l’imprenditore a dire sì. Ma non è detto. «In ogni caso — assicurano nel centrodestra — è questione di giorni. Anzi, di ore».