La storia
domenica 24 Novembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
L’amicizia ha confini così fragili e mutevoli che saperla riconoscere e vivere è un esercizio di equilibrio tra bene e male, tra accettazione e desiderio, e preservarla è un gioco ancor più delicato e difficile di saperla riconoscere. «Se devo dire la verità, all’inizio, Goccia non mi piaceva, lo chiamavo cammello. Però, adesso, tra di noi è amore». Quel secondo posto raggiunto recentemente ai campionati italiani di performance 2024 a cavallo, tenutisi a Treviso nella categoria «Novice Youth» nella disciplina «Showmanship», è solo un nuovo traguardo nell’infinito rapporto che i due giovanissimi protagonisti di questa storia stanno costruendo giorno dopo giorno. Lei è Giorgia Ischia, 11 anni, arcense di Pratosaiano e appassionata di ippica. Lui è Goccia un cavallo di 7 anni che da un anno è il compagno di scorribande della novella amazzone.
Insieme stanno costruendo il loro reciproco futuro scontrandosi ogni giorno sul delicato terreno della crescita. «Vengo al maneggio (Calzà Performanche Horses ndr) – racconta Giorgia Ischia – un giorno sì e uno no. Anche tutti i pomeriggi, per più ore – le fa eco la mamma – Mi prendo cura di lui e lo faccio sfogare liberamente soprattutto dopo le gare. Lì ha bisogno di sentirsi libero. I giorni successivi – continua Ischia tenendo per la capezza il proprio amico a quattro zampe che al suo fianco si sente al sicuro – facciamo degli esercizi, dove comunque è sì controllato, ma abbastanza libero. Poi, più ci si allontana dalla gara, più si ritorna a fare esercizi mirati». Esercizi non semplici, soprattutto nella disciplina dello «Showmanship» dove il cavallo viene condotto a mano attraverso la capezza, una sorta di briglie, che non deve mai andare in tensione. Ciò che i giudici vanno a valutare è proprio la sintonia tra uomo e animale e l’eleganza che entrambi hanno nel percorrerlo.
Goccia e Giorgia hanno convinto la giuria per la loro prestazione che acquista maggior valore se si considera che Ischia sta gareggiando in una categoria superiore alla propria nella quale si possono trovare ragazzi e ragazze fino ai 17 anni di età. «Per poter partecipare in questa categoria – racconta la giovane – ho dovuto ottenere una specifica patente. Questo mi ha portato ad affrontare gare che sono più difficili e rispetto agli anni precedenti vinco anche di meno, ma c’è molta più soddisfazione proprio perché le sto facendo con Goccia e con lui stiamo migliorando». Un rapporto che è dovuto maturare e che ha impegnato la giovane e Goccia nel reciproco ascolto, nella volontà di superare le barriere e le divisioni che i loro rispettivi percorsi di vita, pur giovanissimi, hanno frapposto loro.
«Se devo dire la verità – ammette con il sorriso Giorgia, consapevole del percorso fatto – all’inizio Goccia non mi piaceva. Quando è arrivato era un cavallo solo da passeggiate e non da gare. Solo con me ha iniziato questo percorso. Le prime volte era impacciato, sembrava un cammello e lo chiamavamo così. Ma poi ci siamo capiti sempre di più e di giorno in giorno siamo migliorati, stiamo migliorando e miglioreremo ancora insieme, È tutto più difficile, ma dà anche molta più soddisfazione». La passione per l’equitazione Ischia l’ha incontrata per caso, grazie al nonno che l’ha portata una prima volta al maneggio. «Mi ha portato al maneggio, ma non mi interessava cavalcare, mi piacevano i cavalli – spiega Ischia – Poi ho iniziato a prendere qualche lezione e alla fine mi sono appassionata». Una determinazione che si è espressa fin da giovanissima e che lega l’allenatrice Serena Calzà alla piccola Ischia, la sua primissima allieva. «Quando ho iniziato con Serena – racconta Ischia – mi ha fatto salire sul pony, ma dopo le primissime lezioni con il pony che girava in tondo le ho chiesto “ma è tutto qui?” “Posso andare sul cavallo?” e così abbiamo provato ed è andata subito bene».
Goccia e Ischia sono sì due giovani, testardi e incoscienti come solo la loro età sa essere, ma sono anche il seme della speranza e di come, obiettivi e amicizia, siano un lungo percorso da condividere.
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