L'evento

martedì 21 Marzo, 2023

Giornate Fai, gli appuntamenti in Trentino

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Da Castel Madruzzo ai borghi di Ziano di Fiemme e Pellizzano. Tutti i luoghi visitabili (alcuni in esclusiva) nel weekend

Oggi è il primo giorno di primavera e non può esserci giornata migliore per presentare la 31ª edizione delle Giornate Fai di Primavera: «una grande festa gioiosa e allegra» come l’ha definita Luciana Colombo, Presidente Fai Trentino, all’apertura della conferenza di presentazione del programma di quest’anno. Torna infatti il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 su tutto il territorio nazionale moltissime saranno le iniziative a ricordarci il valore e la bellezza di un patrimonio che appartiene a tutti e tutte noi: oltre 750 saranno i luoghi da scoprire delle 400 città coinvolte da nord a sud Italia, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione le trovate su www.giornatefai.it).

Gli appuntamenti in Trentino

Il Gruppo Fai Trento ha organizzato le Giornate di Primavera a Lasino e Castel Madruzzo in Valle di Cavedine, proponendo un fine settimana di visite guidate e di eventi dal titolo «All’ombra dei Madruzzo». A Lasino si potrà visitare l’antica chiesa dedicata a Siro, sul colle omonimo alla sommità di una salita accompagnata da capitelli della via crucis. È proposta inoltre una passeggiata nelle vie del borgo: dai murales alle sculture di Francesco Trentini fino alla Pala di Andrea Pozzo nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro. Sarà anche visitabile il Museo «La dôna de ‘sti ani», nato nel 2012, il piccolo museo contiene la ricostruzione di un ambiente di vita degli anni Cinquanta del Novecento. A Castel Madruzzo sarà visitabile la Chiesa di santa Maria Lauretana, fatta erigere dalla comunità di Madruzzo nel 1645, e sarà possibile, in via del tutto eccezionale, visitare il Castello, solitamente chiuso al pubblico in quanto residenza privata.

II Gruppo Fai Rovereto e Vallagarina propone due giorni di visite guidate alla Chiesa di san Rocco a Volano e alla Chiesa di Sant’Ilario (Vecchia) in frazione Sant’Ilario a Rovereto, che nata come chiesa, è diventata poi ospizio, lebbrosario, casa patrizia e adesso fa parte dell’azienda agricola biologica Maso Zandonai che ne ha concesso la visita.

II Gruppo Fai Val di Fiemme e Val di Fassa mette al centro delle visite Ziano di Fiemme, dove sono state concepite due visite guidate per conoscere la frazione di Zanon, le iscrizioni rupestri dei pastori più in alto e per visitare la Chiesa della Madonna di Loreto.

Il Gruppo Fai Val di Sole e Val di Non propone una serie di visite a Pelizzano, paese della Val di Sole sviluppato nel fondovalle. Si potranno visitare: la chiesa gotico-rinascimentale della Natività di Maria e, in un percorso guidato fra le vie del paese, alcune antiche abitazioni tra cui le case Guareschetti, Tomaselli e Gaggia. Sabato 25 marzo ore 15.30 ci sarà inoltre l’evento «La Caserada», visita al restaurato Caseificio di Castello (frazione di Pellizzano), con degustazione di formaggi alla presenza del food blogger Davide Zambelli.

Dodici milioni di visitatori in trent’anni

«In 30 anni di apertura abbiamo avuto per queste Giornate Fai di Primavera 12 milioni di visitatori e 150 volontari che si sono impegnati in questa operazione per aprire 15 mila monumenti con 350 mila studenti che hanno spiegato i beni con il nome che noi amiamo usare di Apprendisti Ciceroni»: così ha dichiarato la Presidente FAI Trentino. Numeri che fanno capire quanto impegno e quante persone ci siano dietro a queste giornate, ma anche quanti siano i beni culturali, artistici e paesaggistici che ogni anno vengono rimessi all’attenzione del pubblico grazie all’azione del Fai, cambiandone talvolta anche il destino: da luoghi chiusi e abbandonati a patrimonio culturale a tutti gli effetti.

Quale sarà la caratteristica dell’edizione delle Giornate Fai di primavera di questo anno in Trentino? Luciana Colombo sottolinea come «gli eventi si siano moltiplicati rispetto agli scorsi anni, non solo uno o due monumenti da visitare, ma molti più beni e diversi percorsi e passeggiate naturalistiche nei borghi e nei paesi. Sempre con l’idea che ogni piccola cosa ha un suo valore ed è importante». Sono giornate che possono cambiare il rapporto dei cittadini e delle cittadine con il patrimonio culturale e in cui il ruolo dei volontari e delle volontarie è fondamentale. «In questi anni i volontari hanno creato una specie di enciclopedia spontanea che ha affiancato quelle classiche istituzionali per narrare il nostro immenso patrimonio culturale». Le Giornate di Primavera del Fai hanno per questo un grandissimo valore civico, spiega ancora la Presidente: «in uno spirito di sussidiarietà e collaborazione che ci rende orgogliosi di fare parte di questi eventi». Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: chiese, palazzi, castelli, musei, edifici, parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.

L’Assessore Bisesti chiude la conferenza riconoscendo il grandissimo valore di questi eventi e dell’operato del Fai «per scoprire luoghi che si conoscono solo per nome ma non dal loro interno: realtà che sono oggettivamente delle perle, ma che non tutti hanno l’occasione di conoscere e soprattutto non con chi sa narrarli». «Si tratta inoltre – continua – di momenti oltre che culturali anche sociali e conviviali molto importanti per tutta la comunità».