mercoledì 10 Maggio, 2023
di Simone Casciano
Un giovane lupo è stato visto aggirarsi vicino ai paesi di Ziano di Fiemme, Panchià e Predazzo negli ultimi giorni. Le immagini di Ziano sono di oggi, mercoledì 10 maggio, quelle di Predazzo si riferiscono alla giornata di ieri. È probabile che l’esemplare ripreso sia sempre lo stesso. «Si tratta probabilmente di un lupo in dispersione dal branco del Latemar – spiega Paolo Scarian che da 8 anni si occupa dei lupi della zona e da 4 cura la pagina Facebook “Fiemme e Fassa il ritorno del lupo” – Nelle immagini si vede chiaramente come l’animale vada per la sua strada». Spiega Scarian che non c’è da preoccuparsi, ma bisogna seguire alcune regole. «Il lupo tira dritto per la sua strada, si vede chiaramente. Non si ferma davanti alle case, è importante che non venga lasciato cibo fuori dalle abitazioni. Può succedere che un lupo attraversi strade e paesi, ma se non c’è cibo tirano dritto e tendono a tenersi alla larga». L’altra cosa importante da fare è tenere i cani al guinzaglio. «Il lupo vede il cane non come una potenziale preda – spiega Scarian – ma come un invasore del proprio territorio». La richiesta poi è quella di un maggiore impegno della Provincia. «Le istituzioni devono fare un passo avanti, la Provincia deve informare la popolazione su come comportarsi e come convivere con il lupo». Tempo da perdere non ce n’è. «Il problema dei grandi carnivori non lo scopriamo adesso, è da anni che bisogna occuparsene. Il lupo è stato preso sottogamba. Da anni mi impegno perché si apra un dialogo sulla gestione di questo animale, ma la Giunta non si muove. Sembra sempre aspettare eventi tragici come predazioni o falsi attacchi per fare qualcosa, gestendo le cose in maniera semplicistica, parlando di abbattimenti». La parola d’obbligo è convivenza: «Bisogna mettere in campo tutte le misure preventive necessarie a evitare incidenti e poi nei casi più estremi eradicare gli esemplari pericolosi». Nella zona di Fiemme e Fassa attualmente si trovano circa 4 branchi di lupi per un totale di 20 esemplari: Lagorai, alta val di Fassa, Latemar e val Venegia.
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