La storia
martedì 13 Dicembre, 2022
di Mariano Marinolli
San Michele All’Adige Il sogno di indossare la maglia azzurra della nazionale paralimpica l’ha già raggiunto. Ora Giuliana Chiara Filippi spera di concretizzarne un altro: una medaglia ai mondiali di Parigi, che si disputeranno a maggio del 2024, e una alle paralimpiadi, sempre a Parigi, nell’agosto del 2024. L’atleta diciassettenne, che vive a Faedo e frequenta il quarto anno del corso tecnico-sportivo all’istituto Martini di Mezzolombardo, è appena tornata da Roma dove ha sostenuto un allenamento collegiale allo stadio delle Tre fontane, sede del centro paralimpico e della federazione italiana sport paralimpici (Fispes). «È stato emozionante – ci racconta – ritrovarmi con allenatori competenti e molto comprensivi, oltre a cementare la mia amicizia con le altre atlete. Per altro mi sono allenata assieme a campionesse del calibro di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto», protagoniste della storica tripletta alle olimpiadi di Tokyo. «È un ambiente fantastico e infilarsi la divisa della nazionale è un’emozione unica», aggiunge. Mamma e papà sono rimasti a casa. Erano preoccupati? «Per niente! Anzi, emozionati forse più di me. La prima cosa che mi ha chiesto mamma è stata di mandarle un selfie con la maglia dell’Italia».
Giuliana Chiara è una specialista in atletica sulla velocità: 100 e 200 metri piani. Corre con una protesi confezionata nel centro specializzato a Vigorso di Budrio, poco distante da Bologna, lo stesso da dove sono uscite anche le protesi di Alex Zanardi e Bebe Vio. Tutti gli atleti destinati al successo sono mandati qui dalla Fispes, uno dei centri più specializzati in Europa. Giuliana Chiara, rispetto alla protesi che abitualmente indossa, la differenza la sente, eccome.
Ma come le è balzato in mente di cimentarsi nell’atletica? «Frequentavo le elementari e l’insegnante di ginnastica mi aveva incoraggiata ad avvicinarmi all’attività agonistica perché, secondo lei, potevo farcela. L’idea mi piacque e così, dopo aver fatto danza da bambina, chiesi di entrare nella società Atletica rotaliana di Mezzolombardo. Devo ammettere che sono stata ben accolta e seguita con grande premura da preparatori davvero capaci, ed è grazie a loro che sono approdata in nazionale».
Giuliana Chiara è nata senza il piede destro, ma per lei non è mai stato un problema, anche se da bambina alcuni compagni di scuola la prendevano in giro. L’unico imbarazzo provato è stato la prima volta che è entrata per cambiarsi nello spogliatoio dell’Atletica rotaliana.
Nonostante la giovane età, ha già acquisito una buona esperienza, avendo partecipato a maggio di quest’anno con la nazionale agli europei di Helsinki, classificandosi quarta in una delle batterie di qualificazione. Altro buon risultato è stato quello ottenuto al meeting internazionale di Castiglione della Pescaia, sempre a maggio, e poi a giugno il podio a Jesolo nel Grand Prix Para Athletic.
Nel suo palmares, l’atleta di Faedo annovera, nel 2021, il primo posto della sua categoria nei 100 metri piani al campionato italiano paralimpico, un secondo posto al campionato italiano indoor di Ancona, e un altro secondo posto ai campionati nazionali assoluti di Padova per atleti paralimpici. Ma non sono solo i piazzamenti ad emozionarla: «A Jesolo c’era a guardarci il grande Marcell Jacobs che avevo già conosciuto al meeting di Castiglione». Come concilia l’attività agonistica con lo studio? «Ormai sono abituata a trascorrere le giornate tra studio e allenamento: mattina a scuola, pomeriggio compiti fino alle 16 e poi due ore di allenamento».