Politica

martedì 22 Agosto, 2023

Giunta comunale, al posto degli assessori-candidati in lizza i giovani: Casonato e Pedrotti verso l’esecutivo

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«Se ti candidi ti dimetti»: Ianeselli è inflessibile. E dopo le urne il sindaco ridà le carte: entra Futura e il vicesindaco va al Pd

Chiara Maule ha già detto sì, e ha detto sì pure Mariachiara Franzoia. La prima correrà per Campobase, la seconda per il Pd. E, come deciso dal sindaco Ianeselli, le due assessore si dimetteranno prima dell’inizio della campagna elettorale. Roberto Stanchina, che di Ianeselli è il vicesindaco, prende tempo, indugia, traccheggia. «Sciolgo le riserve entro la settimana». Ma vorrebbe «garanzie». Quali? Di potersi candidare per le provinciali senza rischiare di perdere il posto di assessore. Dimettendosi magari dal posto in giunta ma non dal Consiglio comunale, con l’impegno che se andasse male il voto di ottobre torna al suo assessorato. Questo tergiversare sta però irritando il sindaco di Trento, e molti altri della maggioranza. C’è chi assicura che Ianeselli non tornerà mai sui suoi passi, che l’aut aut — se ti candidi ti dimetti — è un punto fermo. E se si esce dalla porta non rientri dalla finestra. Il salvagente, insomma, non c’è. Non c’è stato in passato per altri — e molti ricordano l’allora assessore di Alessandro Andreatta, Andrea Robol (Pd) — non c’è nemmeno per Stanchina.

Rimpasto di giunta, tutto cambia
Al di là del tentennamento del vicesindaco, le due assessore candidate sono date per elette. Mariachiara Franzoia è anzi considerata come una delle più votate nella lista del Pd, ma a Palazzo Geremia credono che avrà ottime possibilità di farcela anche Chiara Maule. Escono due donne, ma anche se fosse una — al netto di cosa farà Stanchina — il sindaco sarà costretto a rivedere la composizione della sua compagine, procedendo ad un rimpasto di giunta subito dopo le elezioni. Nel frattempo, dopo le dimissioni di chi si candida, avocherà a sé le deleghe, per poi ridistribuirle. E potrebbero esserci sorprese. Escono una, forse due donne. In giunta serve quindi una la «quota femminile». E i pesi e i contrappesi politici non sono da sottovalutare. Lasciare fuori l’attuale vicesindaco non sarebbe solo una «ritorsione» ma una necessità, anche se dovesse scegliere di non candidarsi e rimanere in giunta. Stanchina sembra in una sorta di vicolo cieco: se anche rimesse in giunta, perderebbe quasi di sicuro la carica di vice di Ianeselli, che andrebbe a una donna per riequilibrare il peso tra i generi.

Il toto-giunta, avanti i giovani
La casella di vicesindaca andrebbe dunque a Elisabetta Bozzarelli (Pd), che da quel ruolo «studierebbe» da sindaca per sostituire Ianeselli quando tra cinque anni tenterà lui il salto in Provincia. Questo dicono i rumors di Palazzo Geremia. Stanchina — si dimette, non si dimette, sembra ininfluente — potrebbe essere sostituito dal suo collega ex Patt come lui, e come lui approdato in Campobase, il giovane Alberto Pedrotti. Molto stimato dal sindaco, apprezzato per la sua preparazione e moderazione. Entrerebbe in quota Campobase, sostituendo quindi anche Chiara Maule. Tra i giovani, Ianeselli potrebbe portarsi in giunta anche l’esponente di Futura Giulia Casonato, «sindaca della notte», che andrebbe a «riprendersi» il posto tolto al suo gruppo quando si dimise Paolo Zanella per sostituire Paolo Ghezzi in Consiglio provinciale. E l’assessora al Bilancio Mariachiara Franzoia, chi prenderebbe il suo posto? Italo Gilmozzi, dicono. Anche lui Pd, ex assessore che garantirebbe esperienza ma anche — dice il sindaco ai suoi — quel contatto con il territorio e le circoscrizioni che tornerebbe utile all’avvicinarsi del voto per le comunali del 2025.