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mercoledì 24 Gennaio, 2024

Giunta Kompatscher, Deeg dice no. La vicepresidente uscente polemizza sulle deleghe: «Non sono disponibile»

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Un passo indietro a sorpresa, quello della 51enne pusterese, esponente della corrente di centrosinistra degli «Arbeitnehmer» nonché figlia d’arte: nel 1964 sua madre Waltraud Gebert Deeg fu infatti la prima donna assessora provinciale di lingua tedesca, a fianco dell’italiana Lidia Menapace

Non è durata neanche ventiquattro ore la pace in casa Volkspartei. A guastare la festa, dopo la fumata bianca del «parlamentino» del partito alla composizione della futura Giunta di centrodestra, è stato il ridimensionamento del ruolo dell’assessora (e vicepresidente) uscente Waltraud Deeg, rivale interna del governatore provinciale Arno Kompatscher. Con una lettera inviata ieri a mezzogiorno al Landeshauptmann, al segretario Philipp Achammer e alla direzione del partito di Via Brennero, Deeg ha infatti comunicato che non entrerà nella nuova Giunta per occuparsi «solo» di Europa, personale e lavoro. A ereditare le sue precedenti deleghe alla famiglia, al sociale e al volontariato — così aveva deciso Kompatscher — sarà una fedelissima del presidente, ovvero la «new entry» Rosmarie Pamer, ex sindaca di San Martino in Passiria. «È stato per me un grande piacere e un onore poter contribuire nelle ultime due legislature, con le mie competenze e capacità, al governo provinciale dell’Alto Adige e lavorare con voi, per i cittadini e per la Provincia, attraverso il mio incarico», scrive Deeg nella lettera indirizzata ai vertici del partito, «ora metterò a disposizione del Consiglio provinciale l’esperienza acquisita con impegno e in conformità al mandato degli elettori».

Per l’ex assessora, la delega al personale deve restare in capo alla direzione generale della Provincia anziché essere scorporata in un assessorato autonomo. Deeg critica inoltre la scelta di sottrarle, come unica donna «uscente» dal vecchio esecutivo, le competenze su famiglia, welfare ed edilizia abitativa (quest’ultima assegnata a Ulli Mair dei Freiheitlichen). Questo pur riconoscendo l’importanza della delega al lavoro di fronte ai cambiamenti sul mercato del lavoro, contrassegnati dalla carenza di personale qualificato, «ma occorre metterla insieme al sociale, alla famiglia, all’economia e alla formazione. A queste condizioni non sono perciò disposta a fare parte della nuova Giunta provinciale», conclude Deeg.

Un passo indietro a sorpresa, quello della 51enne pusterese, esponente della corrente di centrosinistra degli «Arbeitnehmer» nonché figlia d’arte: nel 1964 sua madre Waltraud Gebert Deeg fu infatti la prima donna assessora provinciale di lingua tedesca, a fianco dell’italiana Lidia Menapace.
La palla ora torna ad Arno Kompatscher, costretto a ridisegnare la squadra di governo entro il 31 gennaio, quando si riunirà il Consiglio provinciale per eleggere la nuova Giunta appoggiata da Svp, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Lega e Civica. Una soluzione percorribile, già presa in considerazione all’interno degli organi dirigenti della Stella Alpina, è che al posto di Waltraud Deeg possa subentrare la consigliera brissinese Magdalena Amhof. Oltre a Pamer e Mair, la legge provinciale prevede infatti una terza donna nell’esecutivo a undici. Sarebbe pure possibile nominare un’assessora esterna, ma ciò richiederebbe una maggioranza di due terzi in Consiglio provinciale ed è impossibile che la Svp guidata da Arno Kompatscher possa ottenerla.