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martedì 8 Ottobre, 2024

Gli alunni del Tambosi volano a Izmir per le Olimpiadi della robotica

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Una competizione internazionale, che vedrà la partecipazione di 400 squadre da 97 paesi di tutto il mondo

Da Daitarn a Goldrake, fino agli hollywoodiani Transformers. I robot non appartengono solo all’immaginario cinematografico, ma anche alla vita reale. Lo sanno bene i ragazzi del Robotics Team dell’istituto Tambosi di Trento, che dal 29 al 30 novembre parteciperanno alle World Robot Olympiad di Izmir, in Turchia. Una competizione internazionale, che vedrà la partecipazione di 400 squadre da 97 paesi di tutto il mondo, per un totale di circa 3000 partecipanti suddivisi in tre categorie: Future Engineering, Future Innovator e Robot Mission. In quest’ultima categoria gareggeranno gli studenti dell’istituto trentino nella sottocategoria “senior”, dedicata alla fascia d’età tra i 15 e i 19 anni. L’edizione di quest’anno si intitolerà Earth alleys, un invito a riflettere sul ruolo dei robot come possibili alleati dell’umanità per affrontare al meglio le sfide del futuro. Sul campo si sfideranno i robot costruiti e programmati dai ragazzi, che in soli due minuti dovranno riuscire a collocare alcune casette colorate di lego nelle apposite celle e superare altre prove, come raccogliere i detriti. Un banco di prova per testare l’efficienza del robot ma anche la strategia di gioco dei concorrenti di ciascuna squadra. Il coronamento di un percorso intrapreso dall’istituto Tambosi dal 2010, grazie alla collaborazione con la rete STAARR (Scuole del Trentino Alto Adige in Rete per la Robotica), composta da 35 istituti, Università di Trento, Libera Università di Bolzano, FBK e Museo Civico di Trento. Tra gli sponsor dell’iniziativa anche Confindustria Trento, Camera di commercio, Ottica Romani, Provincia Autonoma e Comune di Trento. «Il nostro obiettivo è arrivare tra i primi 15, 20», ha chiosato Tommaso Scarano, responsabile e coordinatore di STAARR. La vera scommessa è tuttavia portare a casa, attraverso il gioco, competenze spendibili anche nel mondo del lavoro. «Un risultato importante, che non dipende solo dalla fortuna, ma dalla volontà, dall’impegno e dalla passione, che ha caratterizzato questo gruppo e questo istituto, che si occupa di robotica dal 2010. Siamo stati dei precursori in questo campo», ha commentato il dirigente Andrea Pezzi. Un appuntamento che coinciderà con i 150 anni dalla nascita dell’istituto. «La storia di questo team si ricollega idealmente alla storia di quest’istituto. 150 anni fa, nell’impero asburgico, qui si insegnava a leggere, a far di conto, dopo 150 anni l’istituto continua a lavorare formando dei professionisti preparati a entrare in un mondo cambiato, globale, veloce e complesso», ha aggiunto il dirigente. «Siamo orgogliosi di voi, portate il nome del Trentino nel mondo», ha detto l’assessora Francesca Gerosa mentre la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli ha ricordato la capacità di Trento di fare da ponte tra culture e ha sottolineato come questo appuntamento rientri in quest’ottica.