Governo diviso sul voto russo, scoppia il caso Salvini

Il voto in Russia divide i l mondo ma anche il Governo italiano. Non è piaciuta infatti la constatazione del leader della Lega Salvini che ieri ha commentato il risultato di Putin: «Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde». Un’esternazione che cozza con quella dell’altro vicepremier, Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri aveva ribadito infatti che il plebiscito per Vladimir Putin è stato caratterizzato «da pressioni forti e anche violente».

Silenzio dalle massime istituzioni. Gelido quello del Quirinale: dopo la scontata vittoria non è partita alcuna lettera da presidente a presidente. La posizione di Palazzo Chigi è più vicina a quella della Farnesina. Anche se Giorgia Meloni, ad Agorà, ieri in serata ha sottolineato come «quello che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo con la velocità con cui lo abbiamo fatto, e la chiarezza che abbiamo dimostrato in politica estera, tutto questo racconta di una maggioranza coesa».