La questione

giovedì 25 Luglio, 2024

Grandi carnivori, a Malè 1200 firme contro gli orsi. L’Alto Garda pretende «sentieri aperti»

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Grande partecipazione all’iniziativa del Comitato Papi. Mimiola: «A Dro preoccupazione»

Si è aperta a partire da Malé, la raccolta firme indetta dal presidente del Comitato «Insieme per Andrea Papi» Pierantonio Cristoforetti, il quale, dopo aver presentato specifica domanda, ha ricevuto dalla Comunità della Valle di Sole la documentazione per avviare la consultazione popolare in tutti i Comuni della Valle sul tema orsi e lupi. In 4 ore ieri mattina sono già state raccolte 1.200 firme per indire il referendum: la Comunità di Valle ne chiedeva mille. Traguardo già superato, quindi, con ancora tre giorni a disposizione in altri paesi della Val di Sole. Dopo l’incontro del 22 luglio, è stato stilato un elenco di appuntamenti in cui sarà possibile sottoscrivere la richiesta di consultazione per rispondere al seguente quesito: «Ritieni che la presenza di grandi carnivori, quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?». L’obiettivo era quello di raggiungere mille firme in tutto nei paesi della Valle di Sole, un traguardo già centrato ieri nella sola Malé ieri, giorno di mercato, tra le 9 e le 13. Continua in Val di Sole l’allestimento nelle piazze di appositi punti gestiti dai volontari del comitato. Oggi, 25 luglio, ci si sposta a Caldes nel piazzale a lato della chiesa dalle 9 alle 12. Domani, 26 luglio, triplo appuntamento: dalle 15 alle 19 a Pellizzano in via Baschenis in occasione della fiera del libro, a Vermiglio dalle 16 alle 19.30 nella piazza antistante la chiesa e in serata, dopo le 20, a Dimaro in piazza del teatro. A Dimaro sarà possibile sottoscrivere la raccolta firme anche il 27 luglio, con appuntamento davanti al municipio dalle 9 alle 11.30, medesima data e orario a Commezzadura (piazzale davanti al municipio), a Terzolas (bar al pian terreno della Torraccia) e a Rabbi (bar Centrale a San Bernardo). Si ricorda che fin dalla sua fondazione il Comitato «Insieme per Andrea Papi» si è battuto per proporre un referendum sul tema grandi carnivori. Al punto 2 degli obiettivi del comitato figura infatti la voce «Sostenere economicamente qualsiasi attività conoscitiva, esplorativa, propositiva anche giudiziale, al fine di verificare, chiarire, comprendere le cause e le responsabilità che hanno determinato un popolamento di orsi, nonché di altre specie pericolose quali ad esempio il lupo, nel Trentino, incompatibile con la popolazione ivi residente» e al punto 3 «Proporre tutte le iniziative possibili per una radicale revisione del progetto “Life Ursus” al fine di garantire la sicurezza della popolazione e la tutela delle tradizioni e stili di vita la cui attuazione è impedita dalla situazione venutasi a creare». La raccolta firme è al momento aperta solo ai residenti in Val di Sole, non è da escludere che nei prossimi mesi la richiesta di consultazione popolare possa essere aperta anche ad altri territori del Trentino. Le firme verranno consegnate lunedì e per il referendum si prospetta la seconda domenica di settembre. Inevitabilmente il tema orsi ha toccato anche la giunta arcense che per l’occasione si è riunita a San Giovanni al Monte, luogo tra i prediletti per gli avvistamenti dell’orsa e dove la stessa è stata catturata e radiocollarata. «Siamo concentrati sul tema e abbiamo discusso anche sulla possibilità di chiudere i sentieri – ha spiegato il sindaco di Arco Alessandor Betta -. Credo che sia un’opzione da non perseguire o è come attivare un lockdown per i boschi e non è né praticabile, né funzionale allo scopo e al complesso mondo che ruota attorno alla fruizione dei nostri boschi. Si potrebbe puntare su di una sollecitazione a non andare a correre sui sentieri, quelli più immersi nel bosco, non intendo le strade forestali, ma proprio i sentieri, nelle fasce orarie più pericolose per eventuali incontri o addirittura in certe stagioni dell’ anno. E lo dico da appassionato corridore». Si è parlato di orsi anche a Dro con il sindaco Mimiola che ha relazionato gli ultimi accadimenti a tutti i consiglieri comunali. «L’esperienza e la competenza del corpo forestale, i protocolli, tutte le valutazioni tecniche che hanno portato a prendere la decisione di emettere l’ordinanza di abbattimento per quanto mi riguarda – sottoscrive Mimiola – sono state un valido supporto. La principale richiesta e competenza attribuita al sindaco è la salvaguardia dell’incolumità dei propri cittadini, in questo momento non possiamo come cittadini ritenerci sicuri. Il nostro territorio ma come tutto l’Alto Garda non è un territorio compatibile con la presenza dell’orso».