Il report
sabato 8 Luglio, 2023
di Benedetta Centin
Quattordici nuove cucciolate «almeno» nel corso del 2022, un totale stimato di 25 cuccioli di orso. Così tanti non se n’erano mai visti in Trentino, dall’inizio del progetto di reintroduzione del plantigrado, oltre vent’anni fa. «Il numero più alto di cucciolate registrato finora» riporta l’annuale Rapporto Grandi Carnivori presentato ieri dalla Provincia. Elaborato che fotografa la situazione a fine 2022 anche rispetto a lupi ed altri animali.
«Trend di crescita»
Un dato complessivo sugli orsi, su quanti siano, però non c’è. Il monitoraggio genetico intensivo, per determinare i principali parametri demografici della popolazione, viene fatto ad anni alterni e quindi solo a fine 2023 sarà eventualmente possibile confermare l’andamento di crescita. Ma agli esperti del servizio fauna basta «l’alto numero di cucciolate» stimato dalle osservazioni dirette di femmine con i piccoli e da dati genetici (il numero più vicino era quello del 2020 con 11-12 cucciolate e 22-24 nuovi nati) a suggerire «un possibile proseguimento del trend positivo finora registrato». Comunque a conti fatti si è superato il centinaio di esemplari se si considera che nell’ultima stima disponibile, a fine 2021, gli esemplari erano 73-92, cuccioli esclusi. Tre i morti l’anno scorso: un giovane maschio trovato a Novella in avanzato stato di decomposizione, probabile vittima di aggressione da parte di un altro orso; un cucciolo di femmina investito da un’auto a Vermiglio e un’orsa, F43, deceduta durante l’anestesia, catturata in zona Ledro per sostituirle il collare. Quanto alla distribuzione, i dati raccolti confermano la stanzialità delle femmine che occupano circa 1.700 chilometri quadrati nel Trentino occidentale, in leggera crescita rispetto al 2021. Spostamenti molto più lunghi vengono compiuti dai giovani maschi — l’area supera i 41 mila chilometri quadrati — che tendenzialmente rientrano in Trentino per accoppiarsi.
Lupi: sono poco meno di 200
Ad aumentare anche la popolazione dei lupi, che comincia ormai ad assestarsi su numeri relativamente consistenti. I dati raccolti nel corso del 2022, in tutto 1.769 tra fotografie, prede, orme, peli, escrementi e danni, hanno portato a stimare una «consistenza minima di 29 branchi o gruppi familiari» (3 almeno le nuove coppie rispetto allo scorso anno). Quattordici sono anche morti, per investimenti stradali o ferroviari. Frequentano, in modo vario e diverso, tutto il territorio provinciale per un totale di 194 esemplari (nel 2021 ne erano stati stimati 175 con dieci deceduti). Ma oltre agli esemplari che vivono in gruppo, ce ne sono di ulteriori: un 20 per cento circa che si muovono in solitudine in Trentino.
Lince in solitaria
L’unico esemplare presente negli ultimi anni in provincia (dal 2008) è il maschio B132, proveniente dalla piccola e reintrodotta popolazione svizzera del Canton San Gallo.
Sciacallo dorato
Il dato più significativo è costituito dall’accertamento di un secondo nucleo riproduttivo in Val di Fiemme, dopo quello relativo alla zona del Lomaso.
Danni e indennizzi
E se la popolazione degli orsi aumenta, «i dati relativi al numero di danni del 2022 fanno registrare, rispetto all’anno prima, una sostanziale stabilità per l’orso e un calo del 15% per il lupo» è riportato nel Rapporto. Detto che ad oggi la Provincia ha sborsato più di 2 milioni di euro di indennizzi. Più di mezzo milione dal 2015 al 2022 per le predazioni dei lupi e 1 milione 563 mila euro liquidati negli ultimi 15 anni, da 2007 a 2022, per i danni provocati dagli orsi al patrimonio apistico, agricolo, zootecnico o di altro tipo: fino al 2021 il conto pagato per i solo plantigradi era di 1,486 milioni, a cui si sono aggiunti i quasi 77 mila del 2022 ma è anche vero che quest’ultimo importo non è ancora definitivo. Il conto totale liquidato per l’anno scorso sale a oltre 145 mila compresi i 69 mila per i danni da lupi (solo questi nel 2021 avevano sforato i 165 mila). Per quell’anno la Provincia aveva tirato fuori invece 172 mila euro per gli orsi (cifra più alta, relativa a 201 richieste approvate, mentre l’anno prima erano stati 152 mila per 279 domande ammesse).
In tutto, i danni da grandi carnivori accertati nel 2022 sono stati 440 (le denunce 461), dei quali 301 da orso e 139 da lupo; nessuno da lince e sciacallo dorato. Nel 2021 erano stati 463, sempre 301 da orso e 162 da lupo. I capi di bestiame domestico predati sono stati 625, (300 da orso, compresi 260 esemplari tra galline e conigli) e 325 da lupo. In totale, i capi di bestiame coinvolti sono stati 825 (morti, feriti e dispersi).
Misure per prevenire danni
Nel corso del 2022 sono state evase 230 richieste per misure di prevenzione dei danni da grandi carnivori (recinti elettrici e cani da guardianìa), per salvaguardare bestiame ed api. Di qui le richieste di opere in comodato d’uso gratuito (reti mobili, recinti fissi) o di finanziamenti per una spesa totale che è stata di oltre 143mila euro.
Incontri ravvicinati
L’anno scorso sono stati 19 gli incontri ravvicinati tra uomo e orso. Nella maggior parte dei casi (12) l’animale ha manifestato indifferenza o si è allontanato velocemente; in tre occasioni invece si è avvicinato alle persone, senza però manifestazioni di minaccia, cosa che non ha fatto però in altri due casi, reagendo con soffi, rugli e zampate a terra. In altri due casi ci sono stati falsi attacchi. E poi ci sono state le volte in cui erano presenti dei cuccioli o un cane e anche in quelle occasioni c’erano stati, tra gli altri, dei falsi attacchi.
I problematici
Sono stati monitorati in modo intensivo gli orsi problematici M62, maschio arrivato ai centri abitati, F43, femmina che ha manifestato comportamenti di confidenza, e JJ4 che ad aprile ha ucciso Andrea Papi.
il festival
di Redazione
“Tieni il tempo!” è il titolo scelto per la decima edizione del Festival, che animerà Rovereto fino a domenica. Ospite della prima giornata il famoso climatologo