Grandi Carnivori

giovedì 8 Febbraio, 2024

Grandi carnivori, i lupi uccidono un’asinella a Isera

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È successo a Lenzima, era incinta. Ieri un esemplare avvistato a Povo

Una predazione a Isera martedì, un avvistamento a Povo ieri mattina. Oltre che di orsi, con il clima surriscaldato dall’uccisione di M90, si torna a parlare nuovamente di lupi e della loro presenza in Trentino. Negli ultimi giorni ben due le segnalazioni, entrambe in zone non considerate normalmente «battute» dai branchi.
A Lenzima di Isera, i lupi hanno colpito in un’azienda agricola, uccidendo un’asinella, peraltro gravida. In zona i lupi non risultano essersi fatti notare per predazione, ma — assicurano gli allevatori della zona — sono circa un anno e mezzo che sono in circolazione. Si tratterebbe di cinque esemplari, catturati da fototrappole: un lupo solitario, un piccolo branco di tre e una coppia, tutti individui ben distinti tra di loro, probabilmente provenienti dal lago di Cei, dove la presenza del lupo è accertata da più tempo. Il tutto è accaduto all’interno dell’azienda agricola di Simone Frisinghelli, specializzata in prodotti orticoli. «Sono trent’anni che abbiamo gli asini — spiega — sono ben conosciuti da chi abita in zona e da chi viene a farsi un giro la domenica, partendo magari da Rovereto. Non è raro che i bambini diano loro un po’ di pane». Animali abituati a essere avvicinati e che non conoscono predatori. «Stanno sempre fuori e certamente non conoscono il lupo e i pericoli che ne derivano». In passato, in zona, erano risultate predazioni a Villa Lagarina (uccise pecore) e un esemplare di lupo era stato avvistato anche nel fondovalle, a Mori.
Risale a ieri mattina, invece, attorno alle 7.30, l’avvistamento di un lupo a Povo. Lo ha notato una residente, che stava portando il cane a passeggio, lungo via Gabbiolo. La donna ha segnalato il tutto sul gruppo Facebook «Sei di Povo se…».
«Avviso che questa mattina verso le 7,30 mentre passeggiavo con il mio cane lungo via Gabbiolo – le sue parole – improvvisamente mi sono trovata davanti, ad una distanza di circa trenta metri, un lupo… un grande spavento… ci ha osservato per qualche secondo e se ne è andato… ho avvisato il corpo forestale». Anche questa è una zona inusuale, ma non è la prima volta che viene avvistato un esemplare sulla collina a Est di Trento, incluso il territorio della circoscrizione di Povo. In altri casi, l’avvistamento è avvenuto sulle frazioni dell’Argentario, in particolare a Villamontagna, nei pressi del rifugio Campel. Dove è sicuramente accertata la presenza del lupo, invece, è Meano, dove si aggira un branco formato da sei esemplari. Una presenza crescente, insomma e che ormai interessa geograficamente tutto il Trentino, a cominciare dalla Lessinia, dove, se si considera il solo Nordest, il lupo ha fatto capolino per primo in questa fase di ripopolamento, grazie a un fortuito incontro tra un esemplare appenninico e uno proveniente dalla Slovenia. E proprio i lupi della Lessinia, protagonisti delle predazioni ad Ala sono stati oggetti del contenzioso approdato al Tar e al Consiglio di Stato: alla fine il provvedimento di abbattimento della Provincia è stato dichiarato improcedibile, per una questione di tempistiche: ora la malga non è carica. Se ne riparlerà, forse, ad Agosto. Al momento, i lupi preoccupano di più in val di Fassa, dove un lupo particolarmente confidente si è avvicinato alle piste da sci, a Pozza, in località Fraine.