L'iniziativa

sabato 29 Giugno, 2024

In viaggio per l’ambiente dalle Dolomiti fino all’Etna: «Green e inclusione in 103 tappe»

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Il progetto dell'associazione Dolomiti Open: un cammino di 3 mesi lungo 2mila chilometri per richiamare l'attenzione sui temi della sostenibilità. Il giornalista Rosario Fichera: «Siamo pronti a partire»

Un cammino di tre mesi lungo 2000 chilometri, dalle montagne trentine fino alla Sicilia. È l’iniziativa «Dalle Dolomiti all’Etna» organizzata dall’associazione Dolomiti Open in occasione dei dieci anni del progetto Brenta Open per richiamare l’attenzione sui temi dell’inclusione e della sostenibilità ambientale. L’evento è stato presentato ieri in una conferenza stampa al Muse: «L’obiettivo è di promuovere i valori dell’inclusione attraverso l’idea del viaggio a tappe, in ambienti diversi — spiega il presidente dell’associazione, la guida alpina Simone Elmi — Ogni tappa è un’occasione di incontro tra persone e storie individuali, in uno scambio reciproco di esperienze di grande valore».
L’itinerario
L’itinerario, lungo oltre 2000 chilometri, è suddiviso in 103 tappe dalla lunghezza media di 25 chilometri e partirà il 29 agosto per terminare il 10 dicembre attraversando nove regioni italiane (Trentino, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia) e diversi siti patrimonio Unesco, come i centri storici di Padova, Ferrara, Bologna, Roma e Napoli, le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Paestum e il Parco nazionale del Cliento. Un percorso pensato per unire le Dolomiti all’Etna, due siti naturali patrimonio dell’Unesco che si trovano a nord e sud della penisola.
Inclusione al centro
«Questo evento testimonia non solo la crescita del nostro movimento, ma anche il fatto che il termine inclusione stia entrando con forza sempre maggiore nel nostro lessico e agire comune — commenta Alberto Benchimol, presidente di Sportfund fondazione italiana per lo sport Ets, una delle realtà partner dell’iniziativa — Durante il cammino si uniranno in forma libera e volontaria diverse associazioni del Terzo settore che accompagneranno i ragazzi con disabilità. Per chi volesse sarà possibile unirsi anche solo per un breve tratto, testimoniando attraverso quello che sarà il nostro approccio l’importanza dell’inclusione. Sarà infatti una camminata a passo lento, rispettoso della natura, aperto agli altri, nella consapevolezza che ognuno di noi si caratterizza per le sue diversità che diventano una ricchezza da valorizzare».
Il viaggio con Dolomiti Unesco
Fra gli enti che sostengono il progetto c’è anche la Fondazione Dolomiti Unesco: «Il riconoscimento dell’Unesco non è un tema sterile, legato solo alla tutela, ma vuole rappresentare e stimolare soprattutto una crescita dal punto di vista valoriale, questi siti che vengono riconosciuti patrimoni devono aiutarci a crescere come comunità — commenta la direttrice Mara Nemela — Progetti come questo viaggio sono quindi perfettamente in linea con la programmazione non solo nostra ma dei tanti siti patrimonio dell’umanità che il nostro paese vanta, non dimentichiamo che Unesco nasce per favorire la pace nel mondo. Sono parecchi quelli che hanno aderito o avrebbero voluto aderire all’iniziativa organizzata».
Tappe in bicicletta e handbike
L’iniziativa è patrocinata anche dall’Associazione beni italiani patrimonio mondiale, Sport inclusion network, l’Apt Dolomiti Paganella, il Muse, Montura e Tsm-Accademia della montagna, oltre ad essere assegnataria delle risorse economiche messe a disposizione dal bando provinciale «Trentino per tutti». Nell’ultimo tratto, dalla Campania alla Calabria, 14 tappe previste saranno percorse in bicicletta e handbike: «Sarà un viaggio lungo famosi cammini, come la via Romea Germanica e il sentiero Italia, durante il quale avremo anche la compagnia di esperti come i naturalisti Umberto Antonelli e Giulio Lavigna, che ci spiegheranno la storia e le caratteristiche delle magnifiche località che attraverseremo — spiega il giornalista di montagna Rosario Fichera, che percorrerà tutto l’itinerario — E poi ci saranno anche atleti, l’esperto viaggiatore Yanez Borella, il preparatore atletico Alessandro Bonanno. Si tratta insomma di un’iniziativa davvero particolare, a cui hanno già aderito molti partecipanti da tutta Italia, all’insegna della scoperta anche dei fantastici tesori culturali e naturali di cui disponiamo, che verrà anche raccontata attraverso contenuti social, podcast e comunicati. Ma la cosa veramente straordinaria di questo progetto non è il viaggio di per sé, ma la partecipazione, il nostro sogno è renderlo un qualcosa di corale, che unisca tante persone. Stiamo raccogliendo l’entusiasmo di tutte le regioni e le realtà che ne saranno coinvolte e non vediamo l’ora di partire». Durante il cammino, in occasione delle tappe di riposo, saranno inoltre organizzati dai diversi partner degli incontri aperti al pubblico sempre sui temi dell’inclusione. Il pernottamento lungo l’itinerario sarà previsto in diverse strutture ricettive.