Formaggi
domenica 23 Marzo, 2025
Guerra del latte, il Caseificio di Rumo boccia la fusione con Latte Trento
di Patrizia Rapposelli
Lo sfogo della presidente Bertolla: «Non è stata ascoltata la volontà dei soci più giovani»

Salta la fusione del caseificio Rumo con Latte Trento. E resta in sospeso la procedura già avviata di uscita definitiva dal consorzio Concast Trentingrana. «Siamo davanti a una divisione generazionale, i soci giovani con una lunga strada davanti, devono sottostare alla maggioranza dei soci più anziani». Così Franca Bertolla, presidente del caseificio noneso Consorzio produttori agricoli di Rumo, commenta l’epilogo dell’assemblea straordinaria di ieri. Ora al vaglio dei soci la fusione con il caseificio Presanella, ma anche in questo caso sarà compito dell’assemblea dei rispettivi caseifici esprimersi sull’accordo nei prossimi mesi. La partita rimane aperta e si aggiungono nuovi tasselli al risiko del settore lattiero-caseario del Trentino.
Presanella, resta l’ipotesi
Facciamo un passo indietro. La scorsa estate, ricordiamo, Latte Trento ha deciso di uscire dal consorzio Concast Trentingrana. Una scelta fatta poi da Rumo e Fondo. Nel frattempo il consiglio di amministrazione del caseificio di Rumo ha votato a favore della fusione con Latte Trento, la coop guidata dal presidente Renato Costa e dal direttore Sergio Paoli che ha dimensioni analoghe al consorzio: quasi 65 milioni di euro di valore della produzione del 2023, che potrebbe essere superato nel 2024.
Al contempo il caseificio sociale Presanella di Mezzana (val di Sole) ha avanzato la controproposta di fusione a Rumo. L’offerta, di fatto, mira anche a far rimanere il caseificio noneso all’interno del consorzio Concast. Ma su questo Bertolla è chiara: «Adesso dobbiamo valutare e approfondire la proposta. C’è bisogno di fare ulteriori verifiche. La situazione, per ora, è ferma».
«Opportunità sfumata»
Quello che al momento è certo, è che la maggioranza dei soci di Rumo si sono detti non favorevoli alla fusione con il consorzio produttori delle valli trentine Latte Trento. «Una votazione democratica che non ha ascoltato la volontà di molti giovani soci del nostro caseificio, risorsa e futuro del caseificio stesso. Abbiamo perso un’occasione importante — commenta Bertolla — E preciso che molti soci giovani sono già migrati verso la latteria di Merano». Rumo ha 34 soci, se si fossero aggregati ne sarebbe nato un nuovo polo con oltre 200 soci produttori e con quasi 70 milioni di fatturato. Di fatto i soci più anziani avrebbero preferito non fondersi con un consorzio di così grandi dimensioni. «Non se la sono sentita — dichiara — Abbiamo deciso di dimetterci dal nostro consorzio di primo grado perché da anni discutiamo. Non riceviamo il giusto valore del prodotto Trentingrana che dovrebbe permettere di fare dei bilanci adeguati alle aspettative».
Ancora una volta il riflettore è acceso sulla catena delle liquidazioni, cioè su quanto prendono i soci. Liquidazioni – e questa è una delle principali ragioni del malcontento – ritenute inadeguate: poco più di 7 euro netti al chilo. «Tutto questo malcontento sembra essere stato cancellato in un attimo e pare che non ci sia mai stato alcun problema. La nostra unione nel condividere idee, previsioni e aspettative non c’è più», lo sfogo di Bertolla.