Tragedia in quota

mercoledì 4 Settembre, 2024

Hanno un nome le due vittime della Marmolada: Francesco Favilli e Filippo Zanin. Lavoravano per la Scarpa di Asolo

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Colleghi e amici nella vita di ogni giorno, avevano entrambi lavorato in Cina. Erano grandi appassionati di montagna

Hanno un nome i due alpinisti morti nella serata di ieri sulla pareta sud della Marmolada: Francesco Favilli, 44 anni e Filippo Zanin, 36. Entrambi lavoravano, con incarichi manageriali, nella nota azienda di articoli sportivi Scarpa di Asolo. Colleghi e amici nella vita di tutti i giorni, condividevano la passione per la montagna e per l’avventura. Favilli era originario di Pordenone, ma si era trasferito per ragioni lavorative a Maser, nel Trevigiano. Prima di approdare alla Scarpa aveva lavorato a lungo in Cina. Lascia due figli, una bambina di 11 anni e un bambino di 8.

Filippo Zanin, originario di Fonte nel Trevigiano, viveva a San Zenone degli Ezzelini, sempre in provincia di Treviso. Lascia la moglie e una bambina di due anni. Laureato in lingue orientali, con un passato in Cina, alla Scarpa era analista marketing. Era anche un volontario impegnato in missioni in Perù con il gruppo «Refugios Andinos».

I corpi di Favilli e Zanin sono stati recuperati dall’elicottero «Falco 2». I due stavano percorrendo la via Don Chisciotte, quando sono precipitati. L’elicottero li ha trovati alla base della parete.